Alberobello e dintorni da conoscere

Alberobello e dintorni da conoscere

Alberobello è un piccolo paesino pugliese che, grazie alla sua unicità del punto di vista architettonico, è divenuto famoso in tutto il mondo, attirando ogni anno migliaia di turisti da tutti gli angoli del globo. Per scoprire i trulli e le altre attrattive che questa cittadina ha da offrire, tuttavia, è importante prestare un po’ di attenzione a pianificare la visita, scegliendo una sistemazione comoda come un b&b a Alberobello (https://lacascata.net/) con parcheggio. Vediamo di seguito qualche consiglio utile per esplorare questa località al meglio.

Prenotare un b&b ad Alberobello: il miglior modo per visitare la zona

Prenotando un b&b ad Alberobello è certamente possibile evitare uno degli inconvenienti più grandi che spesso tendono a scoraggiare i viaggiatori che visitano questa zona per la prima volta. Le incantevoli stradine sono molto strette, in quanto progettate per dei mezzi di trasporto decisamente più piccoli di quelli odierni. Le automobili di grandi dimensioni possono passare a fatica, mentre il centro storico è a traffico limitato per proteggerne l’unicità e valorizzare l’esperienza dei turisti. Vi sono alcuni parcheggi, alcuni dei quali piuttosto cari, ma soprattutto per quanti scelgono di visitare Alberobello nei periodi fuori stagione non sempre tutti sono disponibili.

Per questo motivo è consigliabile puntare su una sistemazione comoda, che consenta di visitare questo piccolo gioiello architettonico nel migliore dei modi. Un b&b ad Alberobello rappresenta il compromesso tra le affascinanti dimore storiche, che possono essere però scomode, e quelle più moderne e funzionali. Nel caso del bed & breakfast La Cascata è possibile raggiungere il centro storico anche con i mezzi ecologici messi a disposizione dallo staff. Inoltre, per quanti hanno organizzato una vacanza in macchina, il mezzo può sostare nel parcheggio gratuito interno.

Cosa vedere ad Alberobello, luogo straordinario

Una volta prenotato il proprio b&b ad Alberobello, non si può non iniziare la visita dal Trullo Sovrano. Questa costruzione, che rimane ad oggi la più maestosa di tutti i trulli antichi, è l’unica nel suo genere a vantare un piano sopraelevato. Lungo la strada per raggiungere questo punto di interesse, ci si imbatterà in un paesaggio unico al mondo, costellato di costruzioni in tufo e ulivi.

Come del resto i muretti a secco, questi elementi sono tracce tangibili di un passato che qui emerge in maniera nitida, permettendo di avere uno scorcio estremamente realistico della vita di un tempo. Dopo aver visitato il Trullo Sovrano, un’altra tappa imperdibile è quella dei Trulli Siamesi, tra le costruzioni più note e antiche di tutta Alberobello. Si distinguono dal resto dei caseggiati di forma preistorica per il loro design, che ricorda il numero otto, oppure il simbolo dell’infinito. Secondo quanto narra la leggenda, questo trullo era in realtà un’abitazione sola, all’interno della quale vivevano due fratelli che si innamorarono della stessa donna. Sembra che le ripercussioni di questo triangolo amoroso siamo all’origine della divisione in parti uguali della struttura, con entrate che si affacciano su strade diverse per prevenire un incontro fortuito tra i due fratelli. Qualsiasi sia la vera ragione alla base di questa costruzione, a noi non resta che ammirarne la particolarità.

Alberobello oltre i trulli: una visita al Museo dell’Olio

Per comprendere l’importanza di alcune coltivazioni che producono un impatto sulla vita economica e sociale della zona e di tutta la regione, non si può certo perdere il Museo dell’Olio. Questa struttura vanta un approccio moderno, che permette al visitatore di apprendere in maniera innovativa le varie tecniche di produzione e le diverse qualità di olio d’oliva pugliese. Si possono toccare con mano gli strumenti che consentono alle olive di trasformarsi in questo liquido dorato e prezioso, che conferisce sapore e gusto ai piatti dalla dieta mediterranea. Inoltre, è possibile ripercorrere l’evoluzione del processo dalle origini iapigie fino a due secoli fa, quando si è consolidata la tecnica di produzione che rimane invariata fino ad ora.