Amarone della Valpollicella: tutte le caratteristiche
Amarone della Valpollicella: tutte le caratteristiche da conoscere e scoprire, per degustarlo al meglio durante le occasioni speciali e non solo. Questo vino rosso che ha reso celebre l’omonima zona collinare è uno dei più amati e apprezzati non solo del Veneto ma del nostro Paese. Eleganze e intensità sono le due caratteristiche principali che lo contraddistinguono e che lo rendono unico. Vediamo come è nato, come viene prodotto e quali sono i migliori abbinamenti gastronomici.
Amarone della Valpollicella: tutte le caratteristiche da sapere
Ricavato prevalentemente da uve passite, l’Amarone della Valpollicella rientra fra i vini rossi del veneto più sontuosi e rinomati. Si narra che sia nato per puro caso dal “Recioto”, che sarebbe un passito dolce che si preparava anticamente secondo una precisa e meticolosa tradizione veneta. Pare che questo nobile rosso sia stato il frutto di un errore commesso da una cantina sociale del luogo, probabilmente per via di una fermentazione continuata oltre il tempo necessario. Quando Adelino Lucchese provò il vino, che immaginava di sentire al palato molto dolce, coniò il termine “Amarone”, proprio per indicare un sapore piuttosto secco e senza zuccheri. Le prime etichette di questo vino risalgono alla fine degli anni ’30 ma la commercializzazione vera e propria ebbe inizio circa dieci anni dopo.
Le uve impiegate sono principalmente “Corvina”, “Rondinella” e “Molinara”, ma spesso vengono abbinate anche altri vitigni della zona. La produzione è comunque molto accurata e richiede grande esperienza nel settore. I singoli grappoli vengono infatti selezionati ben due volte allo scopo di garantire un prodotto finale eccellente, prodotto secono l’antica tradizione del luogo. Finita la selezione i grappoli sono pigiati per realizzare il mosto, che poi passerà alla fase della fermentazione, per essere accolto all’interno di botti in legno prima della definitiva fase dell’imbottigliamento. Occorre segnalare che la pigiatura avviene durante la stagione invernale, in genere nei mesi di gennaio e febbraio. La bassa temperatura consente una lunga macerazione e ciò si traduce anche in una maggiore complessità. Di contro, tuttavia, serve un affinamento abbastanza lungo.
A chi si rivolge l’Amarone?
Questo vino intenso non viene indistintamente apprezzato da tutti. Questo vuol dire che non si rivolge certamente ad ogni palato, ma di certo a quelli più esigenti. Si tratta infatti di un rosso molto pieno e strutturato, per questo facilmente distinguibili e adatto a chi cerca forti emozioni. Il suo colore è rubino intenso che tende al granato. Anche il bouquet è piuttosto ampio e richiama non solo i frutti di bosco, ma anche prugna, amarena e spezie profumate. Una volta in bocca si rivela piuttosto denso, espandendosi fino a diventare particolarmente morbido e caldo. In linea generale è possibile affermare che appartiene a quei vini che richiedono qualche anno per raggiungere una certa rotondità, oltre che un apprezzabile equilibrio. Ecco spiegato come mai molti Amaroni riescono a dare il meglio e a sprigionare tutta la massima eleganza dopo diverso tempo. Questo ad esempio è il caso dell’Amarone Accordini iginoaccordini.it, che prevede un appassimento lento per 5 mesi, una vinificazione che può durare anche 2 mesi e la raffinazione di 1 anno, prima di passare nelle botti di acciaio in attesa dell’imbottigliamento finale.
Abbinamenti in cucina
L’Amarone regala intense emozioni quando viene abbinato a pietanze a base di carne, come ad esempio arrosti, lasagne, sughi di cinghiale, ragù di anatra, cervo e salsicce piccanti. Molto interessante anche l’abbinamento con formaggi di media e lunga stagionatura, fra cui l’Asiago e il Pecorino. Gli amanti del barbecue potranno riscoprire nell’Amarone della Valpollicella un vino in grado di regalare sensazioni uniche. Il contrasto fra sapori affumicati e dolci propri della carne di maiale si sposano infatti perfettamente con questo vino in grado di ricompensare con grandi gioie.