Come e dove tradurre un certificato di matrimonio

Come e dove tradurre un certificato di matrimonio

La traduzione del certificato di matrimonio è uno dei servizi linguistici maggiormente richiesti alle agenzie di traduzioni perché prevede una procedura burocratica necessaria a far sì che il matrimonio contratto all’estero assuma pieno valore legale in Italia o viceversa.

Poiché si tratta di una procedura ufficiale al fine di beneficiare del matrimonio nel Paese di destinazione, in questo articolo proveremo a spiegare in maniera semplice il procedimento necessario alla convalida del certificato di matrimonio.

Quando è richiesta la traduzione del certificato di matrimonio?

Come abbiamo già accennato, la traduzione del certificato di matrimonio rappresenta solo il primo passo per ottenere la convalida del certificato stesso. Infatti, per completare la pratica è necessario sottoporre la traduzione professionale del documento alla procedura dell’asseverazione e della legalizzazione dello stesso.

Solitamente, la richiesta di una traduzione ufficiale del certificato di matrimonio nasce dalla necessità di ufficializzare la sua valenza in un Paese diverso da quello in cui si è svolto il matrimonio. Un altro motivo che spinge le persone a richiedere questo tipo di servizio è quella di poter richiedere per i propri figli l’ottenimento della cittadinanza nel nuovo Paese.

Ovviamente, a seconda del Paese di destinazione, delle normative locali e dei singoli casi specifici, possono verificarsi anche altre motivazioni che portano a richiedere la traduzione e la trascrizione giuridica del certificato di matrimonio.

Dove si effettua la traduzione del certificato di matrimonio?

l certificati di matrimonio vengono solitamente tradotti dalle agenzie di traduzioni che offrono il servizio di traduzioni giurate. Per scegliere la giusta agenzia di traduzione alla quale rivolgersi, è importante informarsi sulla sua comprovata esperienza nel settore legale e sulla sua collaborazione con traduttori madrelingua specializzati nelle traduzioni giurate.

È importante, inoltre, anche assicurarsi che le traduzioni siano giurate e non certificate, dato che la traduzione certificata non assume alcun valore legale, in quanto non asseverata in Tribunale.

Il servizio di traduzione del certificato di matrimonio si può affidare, dunque, ad una qualsiasi agenzia professionale presente nella propria città oppure online, purché sia specializzata nelle traduzioni giurate dei documenti.

Cosa prevede la procedura?

Tradurre, asseverare e legalizzare un certificato di matrimonio sono gli elementi della procedura, necessari per farlo valere ufficialmente nel Paese di destinazione. Come è possibile notare, la traduzione del certificato è solo una parte di un processo più articolato.

La traduzione del certificato di matrimonio, per essere ritenuta legalmente valida, deve essere sottoposta al processo di legalizzazione presso il Consolato italiano. Per i Paesi che hanno firmato la Convenzione dell’Aia, invece, il procedimento è più semplice e consiste nell’applicazione di un timbro speciale: l’Apostille. Per alcuni Paesi, dunque, si tratta di un certificato comunitario che non richiede la legalizzazione perché redatto in modo conforme alla legislazione degli Stati Europei.

La prima fase della procedura di legalizzazione consiste proprio nell’identificare il Paese d’origine e quello di destinazione, quindi, da dove proviene il certificato di matrimonio e dove si vuole renderlo ufficialmente valido.

Nel caso in cui il Paese di destinazione non rientri nella convenzione dell’Aia, il certificato di matrimonio dovrà sempre essere portato in Prefettura ma al posto del timbro dell’Apostille andrà effettuato quello di legalizzazione e per la legalizzazione finale bisognerà rivolgersi alla Prefettura della Repubblica.

In alcuni casi specifici è possibile che venga richiesto anche un ulteriore timbro che prevede il pagamento di una tariffa al Consolato del Paese di destinazione.

Se si vuole validare il certificato di matrimonio in Italia da un Paese estero, prima di procedere, bisogna necessariamente informarsi se il Paese d’origine del certificato di matrimonio rientri nella Convenzione dell’Aia. In questo caso spetterà al Paese d’origine stesso il compito di rilasciare l’Apostille del documento. Solo successivamente il certificato potrà essere inviato all’agenzia di traduzioni professionale che provvederà a tradurlo e ad asseverarlo presso il Tribunale.

Nel caso in cui, invece, il Paese d’origine non faccia parte della Convenzione dell’Aia, il certificato di matrimonio va presentato presso i Consolati italiani presenti all’estero.

Va ricordato, inoltre, che tutte le traduzioni dei certificati, per essere ritenute valide, devono recare il timbro “per traduzione conforme”, che può essere applicato o dallo stesso traduttore giurato (se nel Paese di destinazione è prevista la figura giuridica del traduttore) oppure dall’ufficio consolare.