Fluorosi dentale: cos’è e rimedi

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Il fluoro è una sostanza fondamentale per il benessere del cavo orale, ma una sua concentrazione eccessiva può condurre a una patologia conosciuta come fluorosi dentale. Una delle sue principali conseguenze è la comparsa di macchie opache e striature bianche sulla superficie del dente.

Per quanto sia considerata un inestetismo, la fluorosi ha potenziali conseguenze da non sottovalutare che riguardano anche l’integrità strutturale del dente. Riconoscerla e trattarla tempestivamente è dunque indispensabile: ecco perchè può essere utile questo approfondimento scritto insieme a DENS che svolge la sua attività come dentista a Como.

Fluorosi dentale: cos’è e cause

Garantire al proprio corpo la corretta quantità di fluoro è importantissimo. Questa sostanza non solo previene problemi dentali, primo fra tutti le carie, ma contribuisce in generale allo sviluppo e alla salute delle ossa. Quando però l’assunzione di fluoro diviene eccessiva, il rischio è quello di sviluppare la fluorosi, una patologia odontoiatrica classificabile come discromia intrinseca del dente. In questo caso l’alterazione cromatica non si limita alla superficie del dente, ma ne coinvolge la struttura più in profondità, estendendosi lungo tutta l’arcata.

L’entità della fluorosi dentale varia in base all’entità dell’aumento della quantità di fluoro e alla durata di tale alterazione. Le fluorosi gravi possono finire per compromettere la solidità del dente, indebolendone la struttura e rendendolo più suscettibile a traumi o deformazioni.

Una delle principali cause di fluorosi dentale è il consumo esagerato di cibi quali cereali, formaggi, latte, carne, pesce e frutti di mare. Anche l’acqua, seppur potabile, può contribuire alla fluorosi, specialmente in paesi come gli Stati Uniti, dove gli acquedotti vengono disinfettati proprio con prodotti a base di fluoro.

La fluorosi dentale può inoltre essere conseguenza dell’assunzione di farmaci prescritti per il trattamento di altre terapie. Nel caso specifico dei bambini, uno dei rischi principali è legato alla frequente deglutizione del dentifricio, che può però essere evitata aiutando i propri piccoli nelle loro pratiche di igiene orale quotidiana.

Fluorosi dentale rimedi

Rimedi e trattamento della fluorosi dentale sono strettamente correlati alla gravità della condizione, che può essere così classificata:

  • Leggera: in casi di alterazioni minime della quantità di fluoro nel cavo orale, i denti presentano solo piccole alterazioni e macchie;
  • Lieve: sullo smalto si diffondono macchie bianche più estese, ma che non raggiungono il 50% della superficie dentale;
  • Moderata: l’eccesso di fluoro comincia a essere più importante e l’intera area superficiale del dente si presenta opacizzata. Appaiono inoltre dei puntini brunastri;
  • Grave: Sui denti compaiono intere aree scure. La loro struttura diviene più porosa e fragile. Può verificarsi una condizione di ipoplasia, ovvero una perdita dello strato di smalto che nei casi peggiori altera la forma stessa del dente.

Per curare la fluorosi dentale, il dentista deve innanzitutto valutare il caso specifico del paziente in esame. In presenza di sintomi superficiali, lo sbiancamento dentale classico o la microabrasione possono essere sufficienti a eliminare gli inestetismi. Per aumentare l’efficacia dei trattamenti, il dentista può anche prescrivere l’applicazione di creme rimineralizzanti a base di fosfato di calcio.

Nei casi di media gravità si ricorre invece al bonding dentale. Questa tecnica è alla base del sorriso smagliante di molti VIP ed è efficace per trattare le discromie più evidenti. Nello specifico, il bonding prevede il rivestimento dello smalto dentale con un materiale composito che copre le macchie e dona nuova luminosità alla dentatura. Se la fluorosi intacca i denti più in profondità, il dentista può invece optare per l’applicazione di faccette dentali o corone in ceramica, così da agire in contemporanea sia sul piano funzionale, che su quello estetico.

Indipendentemente dal trattamento per la fluorosi, rimane indispensabile seguire una dieta corretta e non superare la quantità quotidiana consigliata di fluoro, pari a 1mg. Per quanto riguarda l’igiene orale è invece opportuno non usare prodotti come ad esempio il dentifricio al fluoro, se non espressamente suggerito dal dentista.

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