La pastiera napoletana: storia, leggende e ricetta

La pastiera napoletana storia, leggende e ricetta

La Pastiera Napoletana è un dolce tipico pasquale della tradizione partenopea, preparato con ricotta vaccina, grano cotto e uova.

Si comincia a preparare dal Giovedì Santo, e non se ne prepara mai solo una, perché la tradizione vuole che venga mangiata il sabato, la domenica di Pasqua e anche il lunedì di Pasquetta.

La pastiera napoletana è un must per chi ha origini partenopee, non esiste Pasqua senza mangiarne almeno una fetta, rappresenta un vero e proprio simbolo!

Oggi vi raccontiamo miti e leggende sulla Pastiera, un dolce che tutti conoscono, ma di cui pochi sanno davvero la storia delle sue origini, che sembrano essere antichissime.

La leggenda della Sirena Partenope

Ad oggi sono moltissime le persone che credono nelle origini pagane della pastiera; infatti, secondo un’antichissima leggenda, la prima a preparare questo dolce fu proprio la Sirena Partenope, a cui si deve anche la nascita della città di Napoli.

Gli abitanti del luogo, proprio per ringraziare la sirena di aver scelto il Golfo di Napoli come sua dimora, incaricarono 7 delle più belle ragazze dei villaggi di portarle ognuna un dono della natura: farina, ricotta, uova, grano tenero, acqua di fiori d’arancio, spezie e zucchero. Così Partenope, ricevuti i doni decise di mescolarli insieme, e così nacque la pastiera.

La leggenda dei pescatori

Esiste un’altra leggenda che narra la nascita della pastiera napoletana, ed è legata al mondo del mare e dei pescatori.

La storia racconta che le mogli dei pescatori erano solite lasciare sulla spiaggia, in offerta al mare, dei cesti pieni di ricotta, frutta candita, grano, uova e fiori d’arancio, sperando che questo bastasse per far sì che i loro consorti potessero tornare a casa sani e salvi.

Una notte però, durante una forte tempesta, le onde del Mare finirono per mischiare tutti gli ingredienti lasciati nelle ceste e l’indomani le donne, tornate sulla spiaggia, trovarono dei dolci già pronti, le pastiere.

Si dice che il Mare per ringraziarle, non solo aveva fatto tornare i mariti sani e salvi, ma gli aveva anche regalato un dolce delizioso.

La vera ricetta della Pastiera delle suore di San Gregorio Armeno

Tralasciando i riti e le credenze pagane, la storia ci dice che la vera ricetta della Pastiera napoletana così come la conosciamo noi oggi, nacque nel XVI secolo in un convento di suore a San Gregorio Armeno, la strada dei pastori nel centro storico di Napoli, che oggi tutto il mondo conosce per i suoi presepi.

Si narra che in questo convento, la ricetta della Pastiera nacque per caso, perché una delle suore volle sperimentare per riuscire a realizzare un dolce che racchiudesse al suo interno tutti gli ingredienti simbolo della Pasqua.

L’esperimento riuscì più che bene e ben presto, le pastiere della suora diventarono famosissime.

La storia della Pastiera e della “regina che non ride mai”

L’ultimo racconto riguardante la Pastiera napoletana è forse quello più comune che tutti, almeno una volta nella vita, hanno sentito raccontare dai nonni.

La storia racconta di Maria Teresa D’Austria, la moglie del re Ferdinando II di Borbone, che venne soprannominata “la regina che non ride mai”.

Un giorno, dopo forte insistenza del re, suo marito, che pare fosse una persona estremamente golosa, cedette e acconsentì a mangiare una fetta di pastiera.

Si narra che la primo boccone la tristezza della regina improvvisamente scomparve e lasciò il posto ad un grande e bellissimo sorriso, così che il re esclamò: “Per far sorridere mia moglie ci voleva la pastiera, ora dovrò aspettare la prossima Pasqua per vederla sorridere di nuovo”.

Vediamo insieme la ricetta che ci hanno inoltrato i ragazzi di https://www.lebuoneforchette.it/.

La ricetta della pastiera dello chef partenopeo Antonino Cannavacciuolo

Sono davvero moltissimi ormai gli chef che propongono ogni anno le loro ricette della pastiera napoletana.

Sappiamo che la vera pastiera è una, ma sappiamo anche che oggi sono tantissime le versioni che vengono proposte.

Abbiamo deciso di prendere in considerazione quella di uno chef le cui origini non potrebbero mai deludere la preparazione di un dolce così tradizionale, delicato ed importante per tutti i partenopei.

Per preparare la pastiera, Cannavacciuolo divide il procedimento del ripieno in 2 fasi, vediamo gli ingredienti per l’una e per l’altra:

  • Fase 1
    • 300 gr di grano cotto
    • 200 ml di latte
    • 1 cucchiaio di strutto (sostituibile con del burro se si preferisce)
    • la scorza di 1 limone
    • la scorza di 1 arancia
  • Fase 2
    • 350 gr di ricotta di bufala fresca (è possibile utilizzare anche una semplice ricotta vaccina)
    • 300 gr di zucchero
    • 4 uova intere
    • 3 tuorli
    • un pizzico di cannella in polvere
    • 150 gr di canditi (arancia e cedro, a cubetti)
    • 5 gocce di aroma di fiori d’arancio

Vediamo ora gli ingredienti per preparare la pasta frolla

  • 390 gr di farina 00
  • 55 gr di farina di mandorle
  • 135 gr di zucchero a velo
  • 75 gr di uova
  • 220 gr di burro
  • 1 bacca di vaniglia
  • 2 g di sale

Procedimento

Per la pasta frolla

In una ciotola capiente mescolare il burro con la farina di mandorle, lo zucchero a velo, la vaniglia e il sale. Unite un po’ alla volta le uova (a temperatura ambiente) e la farina fino a che il composto acquista consistenza e sia lavorabile a mano.

A questo punto formate una palla di impasto ed avvolgetela nella pellicola trasparente.

Riponetela in frigorifero e lasciatela riposare qualche ora.

Per il ripieno

In una pentola cuocete a fuoco bassissimo tutti gli ingredienti della fase A, in modo da ottenere una crema omogenea e senza grumi, mescolando di tanto in tanto per circa 30 minuti.

Una volta raggiunta la giusta consistenza, spegnete il fuoco e conservate il composto a temperatura ambiente (ricordate di eliminare le scorze degli agrumi).

A questo punto iniziate a montare gli ingredienti della fase B in una planetaria o con lo sbattitore elettrico.

In ultimo unite i due composti aggiungendo infine i canditi e l’aroma di fiori d’arancio.

Assemblamento

Stendete la pasta frolla che avrete tirato fuori dal frigo e foderateci una tortiera, lasciandone un po’ da parte per le strisce.

Riempite la teglia con il composto ottenuto dalle 2 fasi di lavorazione e, con la pasta frolla rimasta formate delle strisce, che andrete ad intrecciare sulla superficie della torta.

Infornate e cuocete la pastiera per circa 1 ora a 190° per più o meno un’ora (vale sempre la prova stecchino per controllare la cottura degli ingredienti interni.

Terminato il tempo di cottura, spegnete il forno e lasciate raffreddare la pastiera con il forno socchiuso per almeno 90 minuti.

Servire a temperatura ambiente.