Trattamento dei tarli: cosa non si deve assolutamente fare
Le persone amano sempre di più costruire le loro case e utilizzare molti mobili e abbellimenti in legno, travi incluse. Esteticamente molto belle, tuttavia delicate per il fatto di essere soggette agli attacchi di temiti e tarli che possono danneggiare gravemente queste strutture in legno.
Molte persone pensano che il trattamento dei tarli del legno sia possibile con il fai da te, ma sbagliano, vediamo insieme cosa non si deve assolutamente fare.
Tarli del legno e trattamento sbagliato
In presenza di tarli del legno, quale trattamento (approfondisci https://www.glispecialistidelladisinfestazione.com/disinfestazione-tarli-del-legno/) non dobbiamo assolutamente fare e quali sono gli errori più tipici? Per esempio è assolutamente da evitare di passare il pennello impregnato di antitarlo liquido sul legno e di inserire l’insetticida con la siringa o iniettare a pressione del liquido nei fori del legno, infatti, come vedremo, si tratta di fori d’uscita e non di entrata, quindi ormai vuoti.
Non serve mettere neppure bombolette fumiganti nelle stanze, bagnare il legno con petrolio, inserire il pezzo in una busta sigillata con del prodotto chimico e infine, tagliare il legno infestato.
Tipi di tarlo del legno e come riconoscere la loro presenza
Esistono molteplici tipologie di tarli, sebbene quelli che troviamo dentro le nostre case siano principalmente gli anobidi, i lictidi e i cerambicidi; questi ultimi sono grossi e scavano profondamente, producendo rumori anche molto forti, mentre i primi due, di pochi millimetri, fanno buchi di piccole dimensioni.
Non è facile capire se sono presenti o meno dei tarli, tuttavia alcuni segnali della loro presenza sono inconfondibili. Quando notiamo una sorta di polverina di legno sul pavimento abbiamo un segnale forte della loro presenza: le larve infatti si nutrono della cellulosa del legno scartando la parte meno nobile, ovvero la segatura che notiamo per terra accanto al mobile.
Anche i buchi nel legno sono un segnale forte, poiché questi insetti scavano delle sorte di gallerie. Dall’uovo del tarlo esce una larva che diventerà una specie di farfallina e questi buchi sono luoghi di uscita del tarlo quando abbandona il legno. Solo la larva si nutre del legno, il tarlo depone l’uovo destinato a diventare larva e così via.
Quali sono i trattamenti efficaci per combattere i tarli
Una volta che è chiaro quanto sia importante evitare azioni dannose, inutili e costose, vediamo insieme quali azioni sono invece valide per eliminare i tarli del legno.
Un primo trattamento per i tarli del legno è il pallone in PVC da montare a casa e inserendovi dentro i mobili colpiti dagli insetti infestanti; occorre poi eliminare l’aria con una pompa, immettere anidrite carbonica raggiungendo la saturazione. A questo punto la temperatura deve essere tenuta controllata per circa 18 giorni. I tarli necessitano di respirare e aver privato dell’aria l’interno del pallone li uccide, sia che si trovino in stato adulto che sotto forma di larva o di uovo.
Un secondo trattamento per i tarli del legno, del tutto ecologico anche per le persone che abitano in casa, prevede che il tarlo del legno sia presente nel parquet o in altri oggetti che non possono essere spostati, come ad esempio le travi. Si tratta dell’uso di un emettitore di microonde che innalza la temperatura nel legno sino a 75°C. Non c’è problema per il legno che sopporta fino a 200°C ed è trasparente alle microonde.
Entrambi i sistemi sono ecologici per gli abitanti della casa o gli animali domestici e sono verificati da Istituti di Ricerca.