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Autovelox di Marcianise

Autovelox di Marcianise: multe a raffica anche dopo la sospensione

Il dispositivo di rilevazione della velocità installato nel 2019 sul tratto di competenza del Comune di Marcianise, compreso tra il Km 29+970 al Km 31+860 della Strada Provinciale 335 (su entrambi i sensi di marcia) continua ad essere fonte di problemi per gli automobilisti che transitano su quel tratto di strada.

Tale autovelox nel solo periodo dal 17 giugno 2019 al 31 ottobre 2019 ha accertato violazioni per un totale di 10.177.147,57 euro, ma da subito è stato oggetto di molte polemiche che hanno portato alla sua rimozione.

Quello installato nel Comune di Marcianise (provincia di Caserta) non è un semplice autovelox, ma un dispositivo Celaritas EVO 1506, ovvero un sistema per il controllo della velocità media che è stato installato su un tratto di strada percorso da moltissimi veicoli che si dirigono verso i centri commerciali “Campania” e “Outlet La Reggia”.

Motivi di ricorso contro l’autovelox di Marcianise

In questo articolo andremo ad analizza i principali motivi che hanno portato all’annullamento dei verbale accertati con l’autovelox posizionato nel Comune di Marcianise, si tratta di motivazioni che possono portare all’annullamento anche di altri verbali per eccesso di velocità (approfondire l’argomento vedi questa raccolta di articoli sui motivi di ricorso contro la multa con autovelox).

  • La mancata segnalazione del dispositivo di rilevamento della velocità: come anticipato quello posizionato sul tratto di strada in questione è un dispositivo di rilevazione della velocità media (uno dei tanti dispositivi esistenti che hanno varie denominazioni quali Sicve Tutor, Celerita, ecc).

Tali dispositivi devono essere, come tutti gli autovelox, preventivamente segnalati. Ma la segnalazione non deve essere generica, ovvero deve specificare che si tratta di un dispositivo di rilevazione della velocità media.

Nel caso in questione i cartelli fanno riferimento ad un generico rilevamento elettronico della velocità, senza specificare che l’apparecchiatura istallata rileva invece la velocità media di percorrenza del tratto di strada

  • Limite di velocità imposto sul tratto di strada: il codice della strada fissa i limiti di velocità in base alla categoria alla quale apparitane uno specifico tratto stradale (sulla base delle sue caratteristiche strutturali e di costruzione).

Il tratto di strada sul quale è posizionato l’autovelox incriminato è classificato come strada extraurbana principale per la quale il codice della strada prevede in generale un limite di 110km/h.

L’amministrazione ha tuttavia fissato per quel tratto di strada un limite di 60 km/h, tale limite è irragionevolmente basso per la tipologia di strada e, come confermato nelle varie sentenze che hanno annullato le multe per eccesso di velocità accertate in quel punto, non esistono validi motivi per giustificare tale riduzione del limite previsto per la tipologia di strada.

  • Mancata omologazione dell’autovelox: il dispositivo utilizzato per la rilevazione della velocità media così come tutti i dispositivi – ad oggi utilizzati sulle strade italiane – non risulta omologato, ma solo approvato.

La disattivazione dell’autovelox di Marcianise

I motivi di ricorso indicati hanno portato all’annullamento molte multe per eccesso di velocità accertate sul tratto di strada in questione e per tale motivo nel gennaio 2020 il Commissario Prefettizio alla guida del Comune di Marcianise ha disposto con ordinanza la sospensione dell’autovelox in questione al fine di verificare il sistema e correggere le criticità.

Tuttavia molti utenti anche dopo la sospensione dell’autovelox, confermata agli automobilisti mediante l’apposizione di una “X” rossa sui cartelli (irregolari) di segnalazione della rilevazione della velocità, hanno ricevuto verbali per eccesso di velocità.

Potrebbe essere un errore oppure l’amministrazione confida nel pagamento, magari entro 5 giorni, da parte di quegli automobilisti che non conoscono le vicende che hanno coinvolto il dispositivo in questione.

Tuttavia queste multe per eccesso di velocità possono essere contestate visto anche l’ordinanza di sospensione dell’autovelox e le modifiche apportate alla segnaletica di avvertimento.

demolizione auto

Demolizione auto: come funziona?

Il tuo veicolo è arrivato a conclusione del suo ciclo di vita e vorresti procedere alla demolizione per acquistarne uno in sostituzione? O semplicemente devi demolire la tua vettura senza usufruire del bonus rottamazione? In entrambi i casi, trattandosi l’auto di un materiale di rifiuto inquinante, dovrai rivolgerti a soggetti autorizzati, i quali si occuperanno di eseguire l’operazione nel rispetto della normativa vigente. In questo articolo ti spiegheremo l’iter burocratico da seguire in termini di documentazione richiesta. I conclusione parleremo dei costi da sostenere costi da sostenere per procedere alla demolizione del tuo veicolo.

La visura

La prima cosa da fare prima di consegnare la propria vettura al soggetto autorizzato (che sia un demolitore, o un concessionario nel caso in cui il veicolo sia ceduto per acquistarne un altro), è chiedere una visura della vettura, al fine di verificare se verte un provvedimento di fermo amministrativo. La visura può essere chiesta online o rivolgendosi ad uno sportello ACI (Automobile Club Italiano).

La documentazione da portare: carta di circolazione e certificato di proprietà

Una volta effettuata la visura, dovrai consegnare la seguente documentazione al demolitore o concessionario, come si legge dettagliatamente dal sito dell’ Automobile Club Italiano (ACI).

  • la carta di circolazione
  • il certificato di proprietà cartaceo o il vecchio foglio complementare

Il certificato di rottamazione

Consegnata la vettura, il soggetto autorizzato deve rilasciarvi il certificato di rottamazione con il quale si impegna alla richiesta di cancellazione dal registro del PRA (Pubblico Registro Automobilistico) entro 30 giorni dalla consegna della vettura. Il demolitore o il concessionario dunque presenterà un’apposita “richiesta di cessazione della circolazione per demolizione”. Mediante questo certificato, si solleva il proprietario della vettura da ogni responsabilità civile, penale ed amministrativa.

In questo certificato vengono specificati i seguenti dati:

  • nome, cognome, indirizzo e firma del proprietario della vettura e di colui che consegna il mezzo, se diverso dal titolare
  • data, ora del rilascio del certificato e della presa in carico della vettura
  • i dati di identificazione del mezzo come classe, marca, modello, targa, numero telaio
  • autorità rilasciante il certificato, il numero di registrazione e firma
  • data e ora del rilascio del certificato e della presa in carico del mezzo
  • numero di registrazione e firma del titolare dell’impresa che rilascia il certificato

I costi previsti dalla legge

Per la documentazione da consegnare al demolitore o al concessionario, i costi da sostenere da parte del proprietario sono fissi:

  • Per la visura il costo è di 7,10 Euro
  • Per il certificato di proprietà l’ammontare è pari a 48,25 Euro (I.V.A inclusa), In caso di foglio complementare o denuncia di smarrimento del certificato sono previsti 64,25 Euro.
  • Per i servizi dell’Agenzia invece il costo è pari a 26,75 Euro

I costi aggiuntivi sono legati ai kilometri percorsi dal carro attrezzi per raggiungere il centro autorizzato nel caso in cui sia impossibile muovere la vettura autonomamente. Prima di effettuare la demolizione del mezzo quindi è opportuno fare una buona ricerca online per confrontare i prezzi. Le agevolazioni variano da Regione a Regione, anche in base alla quantità di fornitori tra cui poter scegliere.

In Campania, vi sono centri di raccolta che effettuano sconti sulle tariffe di trasporto e altri che addirittura rilasciano buoni carburante fino a 160 Euro.

La tariffa base di trasporto è stimata attorno agli 80 Euro in tutte le Regioni, ma può variare a seconda dell’età del mezzo da recuperare. Alcune autodemolizioni in Emilia Romagna, come l’Autodemolizione Vandelli nell’area di Bologna Nord, offrono particolari agevolazioni per il recupero di un mezzo incidentato di recente imamtricolazione.

Anche in alcuni centri in Lombardia, nel caso in cui il mezzo sia recente, il trasporto è gratuito o fortemente scontato. In questo caso, è possibile trattare con il demolitore, per spuntare una cifra di rimborso di qualche centinaio di euro.