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Come avviare una nuova attività in Campania nel 2023

Come avviare una nuova attività in Campania nel 2023

Se stai pensando di avviare una nuova attività in Campania nel 2023, ci sono alcune cose che devi sapere per avere successo. Dall'identificazione del tuo target di riferimento alla selezione del luogo giusto per la tua attività, passando per la scelta della forma giuridica più adatta, in questo articolo troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno per avviare una nuova attività in Campania nel 2023.

Identifica il tuo target di riferimento

Il primo passo per avviare una nuova attività in Campania nel 2023 è identificare il tuo target di riferimento. Conosci la fascia di età, i loro interessi, il loro reddito, le loro abitudini di acquisto e così via.

Con queste informazioni, potrai creare un'offerta che soddisfi le loro esigenze e i loro desideri. Inoltre, potrai anche scegliere la migliore strategia di marketing per raggiungerli.

Scegli la forma giuridica giusta

La scelta della forma giuridica giusta è un passaggio importante nella creazione di una nuova attività. In Campania, le forme giuridiche disponibili sono diverse, tra cui la società di persone, la società a responsabilità limitata (SRL), la società per azioni (SPA) e la cooperativa.

La scelta della forma giuridica giusta dipende dalle esigenze specifiche della tua attività. Ad esempio, se stai avviando un'attività in proprio, potresti optare per la forma giuridica della ditta individuale. Al contrario, se prevedi di assumere dipendenti e di espandere la tua attività, potresti optare per una SRL o una SPA.

Trova la posizione giusta per la tua attività

La posizione è un altro aspetto importante da considerare quando si avvia una nuova attività in Campania. Dovrai scegliere una posizione strategica che ti permetta di raggiungere facilmente il tuo target di riferimento e di avere una visibilità adeguata.

Inoltre, dovrai anche considerare i costi di locazione o di acquisto di un immobile. Assicurati di prendere in considerazione anche i costi di manutenzione e le tasse locali.

Ottieni le autorizzazioni necessarie

Per avviare una nuova attività in Campania, potresti aver bisogno di ottenere alcune autorizzazioni. Ad esempio, se la tua attività comporta la vendita di alimenti o bevande, potresti dover ottenere una licenza sanitaria.

Dovrai anche considerare le normative locali che regolano la tua attività. Ad esempio, se stai avviando una attività di ristorazione, dovrai rispettare le norme sulla sicurezza alimentare e sulle disposizioni per la somministrazione di bevande alcoliche.

Pianifica il tuo budget

Per avviare una nuova attività in Campania nel 2023, è importante avere una pianificazione finanziaria solida. Dovrai valutare i costi di avvio della tua attività, come l'acquisto di attrezzature e macchinari, la ristrutturazione del luogo, la creazione di un sito web e la pubblicità.

Inoltre, dovrai anche tenere conto dei costi operativi, come la fornitura di materiali, l'affitto, l'energia elettrica, l'acqua, il gas e le tasse.

Prepara un piano di marketing

Una volta identificato il tuo target di riferimento, dovrai preparare un piano di marketing efficace per promuovere la tua attività in Campania. Potresti considerare diverse opzioni di marketing, come la pubblicità sui social media, la pubblicità online, la distribuzione di volantini, l'organizzazione di eventi promozionali e la partecipazione a fiere e mostre del settore.

Assicurati di tenere conto del tuo budget e di scegliere le opzioni di marketing più adatte al tuo target di riferimento.

Gestisci la tua Partita IVA in modo ottimale

La corretta gestione degli adempimenti fiscali legati alla Partita IVA richiede molta attenzione e l’impiego di tempo per poter essere sempre in regola con le scadenze, le dichiarazioni e delle tempistiche dei pagamenti all’Agenzia delle Entrate.

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La procedura di adozione in Italia: cosa prevede la legge

La procedura di adozione in Italia: cosa prevede la legge

Per poter allargare la famiglia e accogliere nella propria casa un nuovo bambino o una nuova bambina è possibile anche ricorrere all’adozione, dando dei genitori a chi, per vari motivi, non ne ha più. Stando alla definizione giuridica, infatti, l’adozione viene considerata come: “un istituto che consente un rapporto di filiazione tra soggetti che non sono legati tra loro da un vincolo di sangue”. L’adozione in Italia segue la legge n° 184 del 1983, modificata poi in seguito, in parte, dalla legge n° 149 del 2001, che ne stabilisce le tipologie, i requisiti e le tempistiche. Per avere una consulenza e supporto in materia è possibile rivolgersi a un avvocato esperto nel settore come l’avvocato Ticozzi, che si occupa anche di diritto civile e di diritto di famiglia.

Le tipologie di adozione e i requisiti per poter adottare

I tipi di adozione in Italia riconosciuti sono essenzialmente quattro. La prima tipologia è l’adozione di minori considerati “adottabili” dal Tribunale dei minorenni. La seconda è l’adozione dei maggiorenni, che consente di adottare una persona maggiorenne per garantire una successione a chi non ha figli. Per poter accedere a questa adozione bisogna avere più di 35 anni e almeno 18 anni in più rispetto alla persona da adottare. La terza è l’adozione internazionale, in cui il minore da adottare è straniero e la quarta è l’adozione in casi particolari, che sono ben indicati dalla legge.

I requisiti per l’adozione riguardano lo stato di abbandono del minore, che non può contare sull’assistenza né dei propri genitori, né di parenti fino al 4° grado, e la sua adottabilità. Gli altri requisiti riguardano invece la coppia stessa, che deve essere sposata da almeno 3 anni e senza periodi di separazioni nel mentre. I coniugi devono avere almeno 18 anni in più rispetto al minore e non devono avere più di 45 anni. Questo parametro può essere modificato nel caso in cui solo uno dei due componenti della coppia abbia più di 45 anni (ma non più di 55) e nel caso di adozione del fratello o della sorella di un minore che è già stato adottato. Infine, devono esserci le condizioni economiche per garantire al minore: educazione, istruzione e mantenimento.

Come procedere per poter adottare un bambino: tempi e costi

Per adottare un bambino bisogna presentare al Tribunale per i minorenni la specifica domanda. Questa domanda è valida per 3 anni, può essere presentata in contemporanea a più tribunali per i minorenni e successivamente può essere rinnovata. In allegato alla domanda vanno inseriti alcuni documenti specifici come: stato di famiglia, certificato di nascita di entrambi i coniugi, dichiarazione dei redditi o busta paga, certificato che attesti la mancanza di condanne penali e certificati indicanti il buono stato di salute psico-fisica di entrambi i coniugi. Dopo aver presentato la domanda, il tribunale e gli assistenti sociali valutano l’idoneità della coppia per 120 giorni e poi si può passare all’affidamento preadottivo che dura un anno. L’adozione nazionale è gratuita, mentre l’adozione internazionale richiede costi differenti in base allo Stato a cui ci si rivolge.

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Estate in Costiera Amalfitana: scopri la bellezza del mare e dei sapori locali noleggiando una barca

Noleggiare una barca sulla costiera amalfitana è un’esperienza indimenticabile, che vi permetterà di ammirare il paesaggio costiero da un punto di vista unico e decisamente più esclusivo. La Costiera Amalfitana, chiamata anche Divina Costiera, è un tratto di costa di circa cinquanta chilometri che si affaccia sul mar Tirreno, considerato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Delimitata a ovest da Positano e a est da Vietri sul mare, la costiera è formata da sedici comuni che meritano tutti una visita, meglio se fatta via mare per godere al meglio del paesaggio offerto da porti, case, vie, moli e spiagge.

Noleggiare una barca sulla Costiera Amalfitana

Grazie alla libertà di movimento in barca, potrete spostarvi con estrema facilità da un paese all'altro, godendo di una costa meravigliosa. L’esperienza della costiera amalfitana in barca è diversa sotto molti aspetti rispetto ad un viaggio via terra. La bellezza di poter ammirare i porti, le cale, i piccoli centri campani da un punto di vista unico e decisamente più esclusivo, senza dover sgomitare con le folle di turisti che ogni anno affluiscono in queste zone, renderà il vostro viaggio unico e indimenticabile.

Noleggiare una barca sulla Costiera Amalfitana è semplice: se siete già esperti di navigazione e possedete una vostra patente nautica avrete la totale libertà di ormeggiare lungo la costa nel rispetto delle regole di navigazione e potrete scegliere tra le barche disponibili senza skipper. In alternativa, se non avete la patente nautica, potrete affidarvi a un fantastico team di skipper che rappresentano un’incredibile fonte di consigli sul dove fermarsi per un tuffo, dove ancorare per le migliori foto da scattare e con tutta tranquillità non dovrete pensare a nulla se non a rilassarvi. Avere uno skipper alla guida dell'imbarcazione è anche preziosa occasione per imparare molti segreti della vita di bordo, dalle vele e i nodi alle cartine fino alla pesca e a tanti aspetti della navigazione.

Itinerario consigliato: La bellezza della Costiera Amalfitana in barca

Per quanto riguarda l'itinerario, un suggerimento se avete il desiderio di non perdere le gemme più belle della costa può essere quello di percorrerla in un itinerario di sette giorni, ma è percorribile con calma anche lungo un periodo più lungo. Potete partire da Salerno, con il castello medievale di Arechi a 300 metri sul livello del mare, toccando poi Ischia, con la sua chiesa di Santa Maria di Portosalvo e la Casina Reale, per poi attraccare a Napoli per gustare dell’autentica cucina campana nei ristorantini e trattorie dei quartieri Spagnoli. Fermarsi a Sorrento, con il suo Duomo, la Basilica di San Francesco e il Sedile Dominova. Un itinerario che può concludersi con Capri, Positano ed Amalfi per deliziarsi nei vicoli di queste perle della costiera o semplicemente gustandovele comodamente dalla vostra barca. Lungo il percorso, potrete ammirare una cornice naturale ineguagliabile, dove cale e calette si alternano a spiagge più grandi, fra valli incantevoli coltivate a viti, agrumi e ulivi.

Sicurezza in mare: Noleggio con o senza skipper?

Se state pensando di noleggiare una barca sulla Costiera Amalfitana, ci sono alcune cose che dovete tenere a mente. Prima di tutto, è importante scegliere la giusta tipologia di imbarcazione. Se siete esperti di navigazione, potete optare per una barca senza skipper, ma se non avete mai navigato prima, consigliamo di noleggiare una barca con skipper per godere appieno dell'esperienza.

Inoltre, è importante fare attenzione alle condizioni meteorologiche, specialmente in primavera e in autunno quando il mare può essere agitato. In questi casi, potrebbe essere necessario posticipare o annullare l'uscita in mare per motivi di sicurezza.

Inoltre, è importante fare attenzione alle condizioni meteorologiche, specialmente in primavera e in autunno quando il mare può essere agitato. In questi casi, potrebbe essere necessario posticipare o annullare l'uscita in mare per motivi di sicurezza.

Infine, è fondamentale rispettare le regole di navigazione e gli ormeggi stabiliti, per garantire la sicurezza vostra e degli altri utenti del mare. In particolare, è importante prestare attenzione ai limiti di velocità e alle zone di divieto di sosta.

La gastronomia della Costiera Amalfitana

Ma la Costiera Amalfitana non è solo paesaggi mozzafiato, è anche una terra di sapori autentici. La gastronomia della costiera amalfitana è infatti celebre in tutto il mondo, con piatti che spaziano dalla pizza napoletana ai famosi friarielli, passando per i vini e il limoncello. Tra i piatti più noti, la mozzarella di bufala campana è un formaggio fresco e versatile che si adatta a tante ricette, come in questa semplice ricetta di insalata estiva consigliata dalla chef Sonia Paladini, che ha visitato la costiera Amalfitana in catamarano. Ma non solo: potrete gustare i fagioli e cozze o l'impepata di cozze in tanti dei ristoranti presenti nei diversi ormeggi che potrete effettuare durante il vostro percorso.

Inoltre, la cucina della Costiera Amalfitana non è solo un insieme di piatti e sapori, ma è una vera e propria tradizione che ha radici antiche. La zona era infatti frequentata già in epoca romana per la sua produzione di olio, vino e frutta, e nel Medioevo divenne un importante centro di scambi commerciali.

Oggi, la cucina della Costiera Amalfitana continua ad essere caratterizzata da prodotti di alta qualità e da una grande attenzione per la stagionalità degli ingredienti. Il pesce è uno dei protagonisti della cucina locale, con piatti come il baccalà alla lucana, il pesce spada alla griglia e la zuppa di pesce.

Ma non solo pesce: la zona è anche famosa per la produzione di limoni, che vengono utilizzati per preparare il limoncello, una bevanda alcolica dolce e rinfrescante, ma anche per la preparazione di piatti salati, come il risotto al limone.

Conclusioni

In conclusione, noleggio barche Costiera Amalfitana vi permetterà di vivere un'esperienza indimenticabile, immersi in un paesaggio mozzafiato e in una terra di sapori autentici. Sperimentare una vacanza in barca a vela, a motore o catamarano significa godersi il meglio della terraferma senza dover affrontare tutti gli aspetti stressanti di destinazioni così ambite come questa: non avrete quindi a che fare con traffico, code e spiagge troppo affollate. Quando rumore e confusione saranno eccessivi, potrete tornare facilmente alla tranquillità della vostra imbarcazione. Quindi, non esitate a prenotare un noleggio in barca sulla Costiera Amalfitana per vivere una vacanza da sogno!

Il mercato immobiliare a Torino: cosa sapere prima di comprare casa

Il mercato immobiliare a Torino: cosa sapere prima di comprare casa

Il mercato immobiliare a Torino negli ultimi anni ha mostrato una buona stabilità dei prezzi e una tendenza positiva per quanto riguarda la domanda. Tuttavia, prima di acquistare casa nella città piemontese, è importante conoscere alcuni aspetti che possono condizionare il tuo acquisto.

Per quanto riguarda i prezzi delle case, il mercato torinese si è mantenuto abbastanza stabile negli ultimi anni, con qualche oscillazione dovuta alle condizioni economiche generali del paese. Tuttavia, è importante fare attenzione alle zone più richieste, dove i prezzi possono essere più alti, e valutare con cura l'offerta in base alle proprie esigenze.

Torino è una città in continua crescita, sia dal punto di vista economico che demografico. Questo significa che la domanda di immobili potrebbe aumentare ancora nel prossimo futuro, facendo aumentare i prezzi delle case.

Per evitare di cadere in trappole o di fare investimenti sbagliati, è consigliabile seguire alcuni consigli utili e informarsi sull’andamento del mercato immobiliare di Torino. Ad esempio, è importante valutare attentamente la zona dove si desidera acquistare, considerando la vicinanza a servizi e trasporti pubblici, nonché la sicurezza e la qualità della vita. Inoltre, è consigliabile fare un'attenta analisi del mercato immobiliare di Torino, confrontando i prezzi delle case simili in vendita nella stessa zona.

Comprare casa a Torino può essere un'ottima scelta, ma è importante valutare con cura tutte le opzioni e seguire i consigli utili per evitare eventuali problemi o sorprese sgradite. Con la giusta attenzione e non perdendo troppo tempo si può trovare la casa perfetta nella città piemontese, vediamo come.

Mercato immobiliare di Torino 2023: prezzi e tendenze

Il mercato immobiliare di Torino nel 2023 si presenta con alcune novità interessanti per chi è alla ricerca di un'abitazione nella città piemontese. La tendenza generale è di un mercato stabile e in leggero aumento, con prezzi che si aggirano su livelli mediamente più bassi rispetto ad altre città italiane.

In particolare, la domanda di immobili si concentra maggiormente nelle zone centrali e nei quartieri più residenziali, dove la richiesta di case è sempre molto alta. Il mercato immobiliare di Torino in questi quartieri registra prezzi lievemente più elevati rispetto a quelli della periferia, ma la qualità della vita e la vicinanza ai servizi sono sicuramente un valore aggiunto.

Quindi si può dire che i prezzi delle case a Torino nel 2023 sono rimasti stabili rispetto all'anno precedente, con un aumento solo in alcune zone particolarmente richieste. Tuttavia, la tendenza generale del mercato immobiliare di Torino è in leggera crescita, soprattutto grazie all'aumento della domanda da parte di giovani coppie e famiglie alla ricerca di una casa a Torino.

E’ interessante notare che il mercato immobiliare di Torino sta diventando sempre più tecnologico e innovativo, grazie alla diffusione di nuove soluzioni per la gestione degli immobili e alla crescita di piattaforme online di compravendita. Se stai cercando una casa in vendita a Torino, clicca qui per vedere gli annunci più vantaggiosi del web, di un'Agenzia Immobiliare a Torino.

Consigli per l'acquisto della casa a Torino: mercato immobiliare Torino andamento

Acquistare una casa a Torino può essere un'ottima scelta, ma è importante conoscere bene il mercato e seguire alcuni consigli utili per evitare errori e sorprese sgradite. Ecco alcuni suggerimenti per l'acquisto della casa e un'analisi dell'andamento del mercato immobiliare in provincia di Torino.

Come abbiamo detto, il mercato immobiliare di Torino si presenta stabile e in leggera crescita, con una tendenza positiva sia per quanto riguarda la domanda che per i prezzi degli immobili.

Tuttavia, come in ogni mercato, esistono alcune zone più richieste dove i prezzi possono essere più elevati, e altre zone meno richieste dove i prezzi sono più accessibili. Prima di acquistare una casa a Torino, è quindi importante valutare attentamente la zona dove si desidera vivere.

Un altro consiglio utile per l'acquisto della casa a Torino è quello di verificare con attenzione tutti i documenti necessari, come la conformità urbanistica dell'immobile e la presenza di eventuali vincoli o debiti pendenti. In questo senso, può essere utile affidarsi a un professionista del settore immobiliare, come un agente immobiliare o un avvocato specializzato in diritto immobiliare.

E’ importante tenere presente che l'acquisto della casa è un investimento a lungo termine, quindi è importante fare una valutazione attenta e ponderata, evitando di farsi influenzare troppo dalle emozioni del momento.

Documenti e controlli da effettuare prima di comprare casa a Torino

Comprare casa a Torino è un'operazione importante e impegnativa, che richiede una serie di controlli e verifiche per evitare sorprese sgradite e garantire una transazione sicura e trasparente.

Ecco i principali documenti e controlli da effettuare prima di comprare casa a Torino:

  • Verifica la proprietà dell'immobile, richiedendo una copia del titolo di proprietà e verificando che sia registrato presso l'ufficio del Registro delle Imposte e delle Successioni.
  • Controlla che l'immobile non sia oggetto di alcun pignoramento o ipoteca, e che non vi siano debiti pendenti nei confronti del condominio o dell'amministrazione fiscale. Leggi questo articolo per scoprire come sapere se una casa è pignorata.
  • Verifica la conformità urbanistica dell'immobile, ovvero se l'edificio e l'unità immobiliare rispettano le norme urbanistiche e le autorizzazioni necessarie. In questo senso, è utile richiedere la planimetria dell'immobile e verificare che corrisponda alla realtà, e che non ci siano opere abusive o irregolari.
  • Controlla la presenza di eventuali vincoli o limitazioni sull'immobile, come servitù o diritti di passo a favore di terzi.
  • Effettua una verifica tecnica dell'immobile, per accertarsi delle sue condizioni strutturali e impiantistiche. Può essere utile avvalersi della consulenza di un tecnico specializzato, come un ingegnere o un geometra.

Acquistare una casa a Torino richiede una buona dose di attenzione e preparazione. Per evitare eventuali inconvenienti e avere la sicurezza di effettuare una transazione trasparente, è fondamentale procedere con cautela e verificare ogni aspetto legale e tecnico dell'immobile prima di firmare il contratto di acquisto.

Scopri la Chiave per scegliere abbigliamento montagna di qualità Una guida pratica per camminare in sicurezza!

Scopri la Chiave per scegliere abbigliamento montagna di qualità: Una guida pratica per camminare in sicurezza!

Camminare sulla montagna, sia per trekking o per alpinismo, può essere un'esperienza entusiasmante. Ma per farlo in modo sicuro è necessario disporre dell'abbigliamento giusto. Per aiutarti a scegliere l'abbigliamento adatto, abbiamo raccolto alcuni consigli utili per guidarti nella scelta dei capi e degli accessori adatti alla tua escursione.

Scegli l'abbigliamento in base alla tua destinazione

La prima cosa da considerare quando si sceglie l'abbigliamento da montagna (che puoi trovare qui https://www.mountainexperience.it/it/) è la destinazione. Se stai pianificando di fare trekking in una zona montuosa con un clima mite, come ad esempio le Alpi, avrai bisogno di un abbigliamento più leggero. Se invece il tuo obiettivo è una zona montuosa più fredda, come ad esempio la Norvegia, dovrai essere ben equipaggiato con abbigliamento resistente al freddo.

Individua l'abbigliamento adatto

Una volta individuata la destinazione, è importante scegliere l'abbigliamento giusto per l'escursione. Una buona raccomandazione è quella di optare per capi realizzati con tessuti resistenti all'acqua e traspiranti. Ciò significa che dovrai scegliere abbigliamento che sia in grado di resistere a pioggia e neve, oltre a trattenere il sudore.

Inoltre, è importante selezionare capi che abbiano una buona vestibilità. Dovrebbero essere abbastanza ampi da consentire una buona circolazione dell'aria, ma non troppo larghi da ridurre la resistenza aerodinamica.

Accessori da abbinare all'abbigliamento

Una volta scelto l'abbigliamento adatto all'escursione, è importante abbinarlo con gli accessori corretti. Un buon paio di scarpe da montagna è fondamentale per garantire una buona trazione su qualsiasi superficie e una buona stabilità. Anche un cappello o un berretto, un paio di guanti e una sciarpa possono contribuire a mantenervi al caldo e al sicuro.

Per finire, è importante assicurarsi di avere sempre con sé gli strumenti necessari per la sicurezza, come una bussola, una torcia e una mappa.

Controlla sempre la qualità prima dell'acquisto

Infine, è consigliabile effettuare sempre un controllo di qualità prima di acquistare qualsiasi capo o accessorio da montagna. È importante assicurarsi che i capi siano fatti di tessuti di alta qualità, resistenti all'acqua e traspiranti. Inoltre, è essenziale verificare la robustezza dei capi, in modo da assicurarsi che siano resistenti e duraturi.

Scopri la Qualità Ineguagliabile dell'Abbigliamento da Montagna

L'abbigliamento da montagna è un elemento essenziale per l'escursionismo, lo sci o altre attività all'aperto. I vestiti sono progettati per offrire la massima protezione dalle condizioni atmosferiche variabili e offrono anche un certo comfort e stile. L'abbigliamento da montagna è progettato per adattarsi ai movimenti dei tuoi corpo, mantenendoti caldo, asciutto e protetto dalle condizioni climatiche.

Perché è importante l'abbigliamento da montagna?

L'abbigliamento da montagna è progettato per offrire la massima protezione e comodità durante l'esplorazione dei sentieri più remoti. Gli strati dei vestiti da montagna offrono la possibilità di aggiungere o togliere strati in base alle condizioni atmosferiche e prevenire il surriscaldamento. Inoltre, l'abbigliamento da montagna può anche offrire una protezione aggiuntiva dagli elementi come la neve, il vento, la pioggia e la sabbia.

Che tipo di abbigliamento da montagna è disponibile?

Ci sono diversi tipi di abbigliamento da montagna disponibili per soddisfare le diverse esigenze. Ad esempio, ci sono giacche, pantaloni, magliette, calzini, cappelli, guanti e scarpe. Gli strati dei vestiti da montagna offrono anche la possibilità di aggiungere o togliere strati in base alle condizioni atmosferiche.

Quali sono i vantaggi dell'abbigliamento da montagna?

Ci sono molti vantaggi nell'indossare l'abbigliamento da montagna. Il primo è che offre la massima protezione dalle condizioni atmosferiche variabili. Può anche offrire un certo comfort e stile. Inoltre, è anche progettato per adattarsi ai movimenti del tuo corpo, mantenendoti caldo, asciutto e protetto.

Quali sono i diversi stili di abbigliamento da montagna?

Ci sono molti stili diversi di abbigliamento da montagna. Ad esempio, ci sono giacche, pantaloni, magliette, calzini, cappelli, guanti e scarpe. Gli stili più popolari includono giacche in pile, giacche con cappuccio, giacche impermeabili, pantaloni impermeabili, magliette a maniche lunghe, calzini a compressione, cappelli a tesa larga e guanti d'alta qualità.

Dove posso acquistare abbigliamento da montagna di alta qualità?

Puoi acquistare abbigliamento da montagna di alta qualità presso negozi di abbigliamento specializzati, negozi di articoli sportivi o negozi online specializzati. Prima di acquistare l'abbigliamento da montagna, è importante assicurarsi che sia progettato per le condizioni atmosferiche in cui verrà utilizzato. Inoltre, dovresti anche assicurarti di acquistare abbigliamento che sia resistente all'acqua e al vento, che sia traspirante e che sia realizzato con materiali resistenti.

Come scegliere l'abbigliamento da montagna giusto?

Scegliere l'abbigliamento da montagna giusto può essere un po' complicato, ma non deve essere così. Per aiutarti a scegliere l'abbigliamento da montagna adatto alle tue esigenze, considera le seguenti domande:

- Qual è la temperatura media dell'area in cui andrai?
- Sei un escursionista esperto o principiante?
- Quanto tempo trascorrerai in montagna?
- Quanto spazio hai nel tuo zaino?
- Quali sono le tue esigenze in termini di stile?

La risposta a queste domande può aiutarti a scegliere l'abbigliamento da montagna più adatto alle tue esigenze.

Conclusione

L'abbigliamento da montagna è progettato per offrire la massima protezione e comfort durante l'esplorazione dei sentieri più remoti. Ci sono molti stili diversi di abbigliamento da montagna disponibili, ognuno progettato per adattarsi ai movimenti del tuo corpo, mantenendoti caldo, asciutto e protetto dalle condizioni atmosferiche variabili. Quando si tratta di scegliere l'abbigliamento da montagna giusto, è importante considerare le condizioni atmosferiche in cui verrà utilizzato, la durata dell'esplorazione e le tue esigenze in termini di stile. L'abbigliamento da montagna può offrire la massima protezione e comfort per l'escursionista, lo sciatore o qualsiasi altra persona che ami trascorrere del tempo all'aria aperta.

Scegliere l'abbigliamento giusto per l'escursione in montagna è un passo fondamentale per assicurarsi di camminare in sicurezza. È importante scegliere l'abbigliamento adatto alla destinazione e abbinarlo con gli accessori adatti. Inoltre, è sempre utile effettuare un controllo di qualità prima di acquistare il capo o l'accessorio da montagna. Seguendo questi semplici consigli, potrai scegliere l'abbigliamento e gli accessori giusti per la tua escursione in montagna.

I segreti per avere finestre sempre pulite e trasparenti

I segreti per avere finestre sempre pulite e trasparenti

Lavaggio vetrate professionali: come ottenere un risultato perfetto

Quando si tratta di lavare le vetrate, la precisione e la cura sono fondamentali per ottenere un risultato perfetto. Tuttavia, non sempre è facile ottenere il massimo risultato da soli, soprattutto quando si tratta di grandi superfici o di finestre difficili da raggiungere. In questi casi, rivolgersi a dei professionisti del settore può fare la differenza.

Lavaggio vetrate professionale: cosa significa?

Il lavaggio vetrate professionale è un servizio che prevede l'utilizzo di attrezzature e prodotti specifici per la pulizia e la rimozione di eventuali macchie o aloni dalle superfici vetrate. In particolare, i professionisti del settore sono in grado di operare su qualsiasi tipo di finestra, anche le più grandi o difficili da raggiungere, utilizzando tecniche e strumenti avanzati per garantire un risultato impeccabile.

Quali sono i vantaggi del lavaggio vetrate professionale?

Il lavaggio vetrate professionale offre numerosi vantaggi rispetto al lavaggio fai-da-te. In primo luogo, i professionisti del settore sono in grado di operare in modo veloce ed efficiente, risparmiando tempo e fatica al cliente. In secondo luogo, grazie all'utilizzo di prodotti specifici, è possibile ottenere un risultato perfetto, senza aloni o macchie. In terzo luogo, i professionisti del settore utilizzano tecniche avanzate per garantire la massima sicurezza durante l'operazione, eliminando ogni rischio di caduta o infortunio.

Come scegliere il servizio di lavaggio vetrate professionale giusto?

Per scegliere il servizio di lavaggio vetrate professionale giusto, è importante valutare alcuni fattori chiave. Innanzitutto, è importante verificare l'esperienza e la professionalità del team di operatori, preferendo aziende con anni di esperienza e ottime referenze nel settore. In secondo luogo, è importante scegliere un servizio che utilizzi attrezzature e prodotti di qualità, per garantire un risultato perfetto e duraturo nel tempo. Infine, è importante valutare il prezzo e le modalità di pagamento, optando per un servizio trasparente e conveniente.

La Pulitecnica: il partner ideale per il lavaggio vetrate professionale

Se sei alla ricerca di un servizio di lavaggio vetrate professionale di alta qualità, La Pulitecnica è il partner ideale per te. Grazie alla nostra esperienza pluriennale e alle nostre attrezzature all'avanguardia, siamo in grado di garantire un risultato perfetto su qualsiasi tipo di finestra, garantendo la massima efficienza e sicurezza durante l'operazione. Inoltre, i nostri prezzi sono tra i più competitivi sul mercato, per offrire un servizio di alta qualità a prezzi convenienti.

Affidati alla professionalità e all'esperienza di La Pulitecnica per il lavaggio vetrate professionale: contattaci subito per un preventivo gratuito!

Conclusione

In conclusione, il lavaggio vetrate professionale è un servizio molto conveniente per chi desidera ottenere un risultato impeccabile senza dover dedicare troppo tempo o fatica. Grazie all'esperienza e alla professionalità dei professionisti del settore, è possibile ottenere un risultato perfetto su qualsiasi tipo di finestra, senza rischiare infortuni o errori. Se stai cercando un partner affidabile per il lavaggio vetrate professionale, La Pulitecnica è la scelta giusta per te: contattaci subito per un preventivo gratuito e scopri come possiamo aiutarti a ottenere il massimo risultato dalle tue finestre!

Quali cotture privilegiare con la bistecchiera

Quali cotture privilegiare con la bistecchiera

Chi sceglie di acquistare una bistecchiera lo fa principalmente per una scelta di cucina. La bistecchiera è infatti uno strumento che si presta principalmente ad alcuni tipi di cottura e preparazione. Un po’ limitato in questo senso, se vogliamo. Ma è anche un prodotto specifico. Per cui consente di trarre il massimo dalle specifiche cotture cui è preposta. Quando si decide di acquistarla sarà dunque importante sapere quale tipo di cotture si possono effettuare e come farlo.

Trascurare questo aspetto potrebbe infatti portarci ad acquistare una bistecchiera senza realmente sfruttarne le potenzialità. O peggio, rovinandola con preparazioni inopportune. Vediamo dunque innanzitutto quali sono i modelli di bistecchiera in commercio e quali sono quelli più versatili per poter effettuare il maggior numero di preparazioni.

I modelli di bistecchiera più versatili per cuocere

Come abbiamo detto, ogni tipologia di bistecchiera si presta meglio di altre a specifici tipi di cottura. Non esistono modelli universali ma alcuni che riescono a garantire un buon numero di cotture in base al modo in cui le si utilizza. Ovviamente bisognerà avere un po’ di maestria e capacità nel sapere cucinare. Sicuramente uno dei modelli di bistecchiera più versatili è quello con coperchio. Perché consente delle cotture che non si limitano solo alla modalità con piastra e griglia. Ma anche a cotture al vapore o con effetti simili a quelli di un forno.

Quando abbiamo voglia di sperimentare e molta fantasia per quanto riguarda le cotture possiamo sicuramente affidarci a questa tipologia. Troveremo senz’altro anche molti metodi di cottura alternativi cercando un po’ sul web e su siti specializzati come Redacademy. Ovviamente con un modello di bistecchiera con coperchio avremo una vasta alternativa per quanto riguarda le modalità di cottura e anche di pietanze. Ma questo determina anche il tipo di cibi che vogliamo cuocere. Gli aspetti più importanti da valutare riguardo una bistecchiera sono:

  • Il materiale con cui è realizzata;
  • La superficie di cottura;
  • Il fondo di cottura;
  • Gli elementi di giunzione, come manici, prese e coperchi;

Valutati questi elementi con attenzione si potrà anche sapere se ci troviamo di fronte ad una bistecchiera di qualità oppure una economica e funzionale. Anche il prezzo sarà un buon indicatore per capire se è un modello valido oppure meno. L’aspetto che dovrà comunque preoccuparci di più è relativo alla tenuta dei materiali. Perché da quello dipenderà anche la salubrità dei cibi che vi andremo a cuocere. Quindi è sicuramente un aspetto che non si può assolutamente trascurare. La salute viene prima di ogni altra valutazione.

Tipologie di cotture a confronto

Per acquistare una bistecchiera buona senza spendere troppo si può trovare qualche consiglio su Miglioribistecchiere. Almeno saremo anche più sicuri in merito alla tenuta della bistecchiera durante le varie cotture. Sì, ma quali sono le tipologie di cotture ideali per un modello di bistecchiera? Dipende innanzitutto dal tipo di modello che abbiamo. La modalità griglia è sicuramente una delle più gettonate. Ma si potrà fare solo con una bistecchiera che ha la superficie di cottura con questa configurazione.

Per quanto riguarda le cotture a fuoco lento potremo affidarci anche a modelli antiaderenti. In modo che le pietanze, con i loro succhi, non si incollino al fondo della bistecchiera. Esistono anche modelli più o meno professionali di questa tipologia. Ma sono sicuramente i più validi per cotture lente e con cibi come carne, uova, formaggi, che perdono liquido e rischiano di incrostare il fondo della bistecchiera. Le cotture alla piastra invece sono ottime per cotture veloci e gustose. Manterranno intatti i valori nutrizionali delle pietanze il più possibile. Per chi vuole una cottura con meno grassi, la configurazione a griglia, però, sarà quella consigliabile.

Tutti i segreti della migliore stiratura

Tutti i segreti della migliore stiratura

Quando si vuole stirare un proprio capo, che sia una camicia o un abito di pregio, bisognerà scegliere un ferro da stiro adeguato. Sul mercato si possono trovare modelli adatti ad ogni specifica necessità riguardo i capi da stirare. Ma ovviamente ci sono modelli di ferro da stiro più indicati per capi più delicati e altri più adatti ad abiti più comuni. Conoscere quali sono le caratteristiche specifiche di ogni capo sarà anche utile per sapere come poter stirare al meglio.

Inoltre esistono anche tutta una serie di trucchi e segreti per poter effettuare la migliore stiratura senza creare danni al capo che stiamo trattando. Nel corso di questo articolo andremo ad analizzare proprio questo aspetto. Cioè vedere quali sono i modi migliori per stirare i nostri capi e come ottenere la migliore stiratura possibile. Ovviamente andremo anche ad analizzare quali sono le caratteristiche che rendono i ferri da stiro ancor più performanti. E come, sfruttando le loro particolari caratteristiche, trarne il massimo.

Scegliere il ferro da stiro adatto ai nostri capi

Ovviamente per effettuare una stiratura perfetta, innanzitutto, bisognerà avere un ferro da stiro di buona qualità. Non si può improvvisare una stiratura decente se non si ha almeno uno strumento adatto allo scopo. Trovare un prodotto adatto alle nostre esigenze è un percorso che inizia cercando in rete cosa offre il mercato. Oppure orientandosi su siti come ferridastiroprofessionali.it, che forniscono sempre delle liste e classifiche aggiornate dei modelli appena usciti di anno in anno. Gli aspetti a cui guardare quando si procede all’acquisto del ferro da stiro sono gli elementi che formano la struttura del modello. Cioè la piastra, la scocca e il serbatoio, oppure la caldaia. La piastra, in genere, è l’elemento che più di tutti determina la tipologia di capo da trattare. Infatti ci sono piastre costituite di diversi materiali. Questi sono principalmente:

  • Acciaio: il metallo più resistente ma anche il più pesante, indicato per la maggior parte delle stirature, ha un’ottima capacità di distribuzione del calore sulla superficie della piastra;
  • Alluminio: un altro metallo resistente ma più leggero. Ha bisogno di tempi d’attesa più lunghi per avere un calore omogeneo su tutta la superficie della piastra;
  • Ceramica: il materiale maggiormente utilizzato per stirare capi molto delicati. Molto leggero ma anche estremamente fragile. Un conduttore di calore meno efficace dei metalli utilizzati per le piastre;
  • Teflon: è uno dei migliori materiali per quanto riguarda l’anti aderenza. Un materiale delicato che però ha una buona dispersione di calore e grande scorrevolezza sui capi;

Per quanto riguarda invece la scelta di un ferro da stiro verticale o orizzontale, questa sarà una scelta dettata dal modello che per noi risulta essere più pratico. Un tempo il modello orizzontale era quello più classico e usato. Ultimamente invece stanno prendendo sempre più piede i modelli verticali, probabilmente molto più pratici e funzionali, come evidenziato molto bene in un interessante articolo di Wired.

Funzionalità utili per la perfetta stiratura

Andiamo però a vedere quali sono quei piccoli elementi che, nonostante il modello di ferro da stiro acquistato, determinano una sostanziale differenza tra una buona o una cattiva stiratura. Uno dei trucchi spesso usati da chi fa largo uso dei ferro da stiro è quello di spruzzare il vapore sui capi prima di stirarli. Questo serve a rendere la superficie del capo più scorrevole e facilmente stirabile. Ovviamente si avrà bisogno di un modello che produca una buona quantità di vapore e che sia quindi in grado di creare un buon getto. La quantità di vapore è espressa in grammi per minuto, per cui questo parametro andrà valutato in fase d’acquisto del ferro da stiro. Una funzionalità da non sottovalutare, infine, è quella anti goccia, che previene le perdite d’acqua durante la stiratura, non rovinando quindi i capi.

Come diventare cantante professionista: perché frequentare una scuola di canto è meglio dello studio da autodidatta

Come diventare cantante professionista: perché frequentare una scuola di canto è meglio dello studio da autodidatta

Chi vuole fare il cantante, oltre al talento e alla passione per il canto, ha necessariamente bisogno di una formazione completa che gli fornisca conoscenze e competenze spendibili immediatamente nel mondo del lavoro, da poter esibire sin dai primi provini e casting a cui si presenta. Saper usare bene la voce, conoscendo le varie tecniche vocali, e avere capacità di interpretazione sono frutto di studio e pratica.

Inoltre, poiché il mestiere del cantante richiede molto più sforzo e impegno di quello che si possa pensare - causa di stress sia fisico sia mentale - chi vuole diventare cantante deve lavorare molto su sé stesso attraverso un percorso di crescita personale durante il quale: sviluppa il giusto mindset, la capacità di gestire e comunicare le proprie emozioni e la capacità di parlare in pubblico; lavora sulla sua presenza scenica e sull’uso del corpo. Sebbene si tratti di crescita personale, affinché possa fare bene questo lavoro su se stesso, è necessario un percorso di training mirato al raggiungimento di questi obiettivi.

Vuoi sapere come diventare un cantante di successo? Di sicuro non puoi diventarlo se non scegli di investire tempo, forze e denaro in un percorso di formazione completo e appropriato.

L’alternativa dello studio da autodidatta può essere tenuta in considerazione per tanti motivi, soprattutto se ci sono necessità di tipo economico o legate al tempo a disposizione. Tuttavia frequentare una buona scuola di canto è la scelta formativa migliore per chi vuole diventare un cantante professionista perché quello è il luogo dove può imparare tutto ciò di cui ha bisogno – dalle tecniche vocali all’interpretazione – attraverso corsi di teoria e soprattutto pratica tenuti da insegnanti altamente qualificati. Inoltre la frequentazione di una scuola di canto può fornire all’allievo una certificazione riconosciuta della propria formazione.

Come diventare cantante: gli svantaggi della formazione da autodidatta

Chi vuole diventare un cantante può costruirsi da sé un percorso di formazione che comprenda tutto quello che è necessario per un cantante. Valutando tra diversi corsi ed esperienze formative che gli permettano di acquisire conoscenze e abilità per il canto (corsi per imparare l’uso della voce, corsi di dizione, corsi per lavorare sull’interpretazione, corsi di public speaking e PNL, corsi per imparare l’uso del corpo…), può riuscire a fare un lavoro tutto sommato discreto ma che rischia di lasciargli delle lacune. La formazione avverrà in un arco di tempo che difficilmente riuscirà a stimare con certezza all’inizio del percorso di formazione e anche le spese potranno variare, pagando cifre più o meno cospicue a seconda di scuole e percorsi scelti. Altra pecca è il fatto che lo studente si ritrova o a lavorare da solo o affiancato da persone diverse ma non sempre esperte nel settore.

Tutto questo rischia di tradursi in una formazione lacunosa e in uno spreco di tempo e denaro che, a loro volta, possono portare alla frustrazione.

Come diventare cantante: l’importanza della formazione in una scuola di canto

La scelta di una scuola di canto è dunque la prima che deve fare chi aspira alla carriera di cantante professionista. È infatti scelta saggia per chi vuole studiare canto rivolgersi a un’accademia di canto che offra allo studente un percorso formativo ben strutturato in un certo numero di anni e ad un prezzo prefissato con il risultato finale di una formazione completa.

Studiare in un’accademia di canto specializzata offre numerosi vantaggi rispetto allo studio autonomo:

  1. studio affiancato da una guida esperta: in una scuola di canto c’è l’opportunità di avere come insegnante una persona esperta, qualificata e competente (o tutto un team di professionisti) che può valutare lo studente a 360 gradi, dalla voce all’interpretazione, alla presenza scenica, può fornirgli feedback personalizzati, mostrargli punti ciechi su cui lavorare e sviluppare un percorso di studio personalizzato sulle sue esigenze specifiche
  2. metodologie di insegnamento: in un’accademia di canto lo studente viene messo a confronto con un'ampia gamma di metodologie di insegnamento, tecniche e approcci per sviluppare la voce in modo efficace
  3. apprendimento che sfrutta la sinergia del gruppo: studiare canto in una scuola vuol dire anche lavorare in un ambiente stimolante, collaborare con altri studenti con i quali condividere idee, scambiarsi feedback e sviluppare sinergie che aiutano nella didattica e nello sviluppo di progetti musicali
  4. accesso alle risorse: studiare in una scuola di canto permette allo studente di avere accesso a sale prova, attrezzature audio professionali, biblioteche di spartiti e registrazioni di performance dal vivo che non avrebbe a disposizione studiando da autodidatta
  5. opportunità di esibizione: grazie alla programmazione di tanta pratica e a collegamenti con il mondo del lavoro, una scuola di canto offre solitamente allo studente l’opportunità di esibizione sia davanti alla classe sia davanti a un pubblico più vasto, anche esterno alla scuola, per aiutarlo a sviluppare la sicurezza sul palco, le abilità di performance e a costruirsi un repertorio musicale
  6. opportunità di networking: un’accademia di canto che sia parte di un network rende più facile l’inserimento dello studente nel mondo del lavoro già a partire dalla conclusione del percorso di formazione.

Come diventare un cantante: l’importanza di sceglier bene la scuola di canto

Occorre però anche saper scegliere bene la scuola per non sprecare tempo e denaro e non cadere nella frustrazione di una scelta sbagliata.

L’offerta formativa in Italia è varia e vede partecipi sia Università del calibro del DAMS sia Accademie di canto private come la scuola di canto Milano Accademia09.

L’offerta formativa della scuola di canto Milano Accademia09

Accademia09 è un’accademia di canto privata che dal 2009 si fa meritatamente spazio tra le numerose scuole di canto in Italia.

Altamente specializzata nel fornire ai suoi allievi di canto un percorso di formazione mirato a fornire tutto ed esclusivamente ciò che un aspirante cantante ha di bisogno per poter diventare una figura professionista completa pronta per il mondo del lavoro.

L’offerta formativa di Accademia09, ben focalizzata sulla figura professionale che vuole formare, si articola in tre percorsi formativi di durata e costi diversi e con un livello di personalizzazione del percorso che varia tra i tre.

Tra questi il percorso “Accademia di canto” si struttura in tre anni per un monte ore lavoro nel triennio di 900 ore, il più lungo e completo degli altri e:

  • ogni anno si prefigge di raggiungere certi obiettivi, il raggiungimento dei quali è verificato alla fine di ogni anno ed è propedeutico al percorso di studi dell’anno successivo
  • prevede percorsi di canto ben strutturati, ognuno composto di 9 moduli formativi in cui si trovano i contenuti che ogni corso prevede (teoria e solfeggio, canto corale e armonia; musica d’insieme; tecnica vocale e interpretazione; songwriting e produzione; tecniche audio in studio di registrazione; laboratorio ritmico e presenza scenica; storia della musica; dizione di italiano e di inglese; mindset e gestione delle emozioni). La struttura a moduli permette l’espansione del concetto didattico cronologico-lineare che favorisce un’esperienza più interattiva ed efficace. Ogni modulo è occasione di approfondimento di particolari fasi della formazione
  • tutti i corsi tenuti da un team di insegnanti specializzati, professionisti tra i migliori in campo, tra i quali: la docente e vocal coach Lalla Francia, il docente di produzione Alex Uhlmann; il docente di songwriting Michele Gentilini; e tanti altri il cui obiettivo è letteralmente formare cantanti professionisti che riscuotano successo già a partire dal loro tempo in Accademia09
  • tutti i corsi propongono teoria ma soprattutto sono improntati sull’esperienza sia in sala registrazione sia sul palco
  • garantisce sin da subito un contatto diretto con il mondo del lavoro e tutta la preparazione necessaria per affrontare casting e provini con un mindset vincente.

Per saperne di più, basta consultare il sito di Accademia09.

Come funziona un sistema di riscaldamento a pavimento?

Come funziona un sistema di riscaldamento a pavimento?

Il riscaldamento è uno dei fattori da non sottovalutare in una casa. Se la casa in questione è in costruzione, è giusto valutare perfettamente e nei minimi dettagli come fare per avere tutti i comfort possibili. Ultimamente, va per la maggiore il riscaldamento a pavimento, ma in cosa consiste nello specifico? Ha dei pro e dei contro?

Cos’è il riscaldamento a pavimento e come funziona

L’impianto di riscaldamento a pavimento è tra i sistemi più efficienti e richiesti. Uno degli aspetti che più lo contraddistingue è sicuramente quello del risparmio energetico. All’interno dei pannelli collocati sotto le piastrelle del pavimento, è possibile porre due diversi tipi di elementi:

  • Tubature, che funzionano con il passaggio d’acqua calda;
  • Resistenze elettriche, che generano calore tramite la corrente prodotta.

Sono due diversi modi di operare, ma che hanno entrambi lo stesso scopo: una casa calda e accogliente. Il calore viene dal basso verso l’alto, ed interessa tutte le zone della casa, garantendo una diffusione ottimale ed uniforme del calore. Ciò, invece, non accade con i termosifoni, che riscaldano maggiormente la zona in cui sono stati installati. Gli impianti di riscaldamento a pavimento possono essere alimentati da una caldaia (a condensazione o a pellet) e da pompe di calore. In particolare, la caldaia a condensazione dimostra essere fonte di risparmio, soprattutto in confronto agli altri vecchi modelli, oramai demodè, come dimostra anche un articolo de Il Corriere. Per qualunque problema, sappi che ci sono dei tecnici che troveranno una soluzione, e tutto tornerà a funzionare perfettamente. In città grandi come Roma, è chiaro che cresca anche il numero di esperti del settore, quindi non sarà difficile trovarne uno che arrivi prontamente a casa tua. Su siti come https://www.caldaiegcs.it/, ad esempio, avrai tutti i dettagli per un’assistenza caldaie a Roma rapida. Ma sono davvero tanti i siti che ti aiutano nella ricerca di un tecnico, qualora il tuo riscaldamento giocasse qualche scherzetto.

I pro e i contro del sistema di riscaldamento a pavimento

Tutti i pro di questo sistema

Tra i pro del sistema di riscaldamento a pavimento c’è, senza alcun dubbio, il risparmio energetico. A fine anno, vedrai con i tuoi stessi occhi un notevole calo del consumo di energia elettrica, e questo non potrà fare altre che renderti felice, perché avrai risparmiato durante l’inverno, ma non avrai sofferto il freddo, limitando l’utilizzo di fonti di calore. Un altro pro indiscusso è l’uniformità del calore. Spesso, nelle abitazioni provviste di termosifoni, può capitare che ci sia uno sbalzo termico, anche se minimo ed impercettibile, tra una stanza e l’altra. Con il riscaldamento a pavimento, invece, non avrai di questi problemi, perché il calore si disperderà, in egual modo, in ogni stanza, a prescindere dalla grandezza e della predisposizione di quest’ultima.

Ma non è finita qui, perché questo metodo di riscaldamento non occupa alcun tipo di spazio, dal momento in cui il calore passa direttamente sotto le piastrelle. Dunque, non vedrai dispositivi appesi al muro, o ingombranti stufe in un angolo. Così facendo, non dovrai neanche preoccuparti di “rovinare” l’estetica della tua casa con strumenti caloriferi poco belli da vedere. E, per di più, non avrai alti costi di manutenzione, perché la cura è davvero minima e sporadica.

Insomma, il riscaldamento a pavimento è la soluzione migliore per chi ha poco tempo da dedicare alla casa, per chi ama avere un ambiente confortevole ed una temperatura accogliente, e soprattutto per chi punta tutto sul risparmio energetico.

I contro del sistema di riscaldamento a pavimento

Tra i contro di questo sistema c’è il costo di installazione. Visto tutti i pro elencati precedentemente, è chiaro che la sua installazione sia più costosa rispetto ad un semplice termosifone. Chiaramente, se si vuole affrontare questo tipo di spesa, lo si fa consci del fatto che sia un investimento per la vita. Poiché la fonte di calore non è visibile, e dunque esterna, inoltre, in caso di guasti e di riparazione, i costi saranno più elevati e i tempi più lunghi, per non parlare del disagio che potrebbe comunque venire a crearsi, dovendo intaccare il pavimento stesso.

Intelligenza Artificiale, come poterla utilizzare con progetti concreti nella propria azienda

L'Intelligenza Artificiale fa ormai parte delle nostre vite e viene utilizzata da più del 50% delle aziende in Italia.

Oltre agli esempi noti e che tutti conosciamo, ci sono tecnologie meno famose che sono utilizzate in svariati contesti. Le moderne tecnologie dotate di IA, infatti, possono auto-apprendere e suggerirci cosa acquistare, possono rispondere alle nostre domande via chat, riconoscere il volto di una persona e supportare il personale medico nella lettura di documenti e immagini, etc.

Sono tanti, dunque, gli esempi di aziende che hanno dato vita a progetti e processi aziendali sfruttando le tecnologie dell'Intelligenza Artificiale, rendendo automatici azioni ripetitive e a basso valore che, prima, venivano svolte da personale umano.

Vediamo, quindi, come è possibile usare questa tecnologia per progetti concreti in azienda.

Che cos’è l’intelligenza artificiale

Prima di vedere come è possibile applicare questa tecnologia per i propri progetti aziendali, è importante capire cos'è l'Intelligenza Artificiale.

Si tratta di un ambito della computer science che si occupa di studiare lo sviluppo di sistemi software e hardware che simulano le capacità degli esseri umani. È capace, quindi, di raggiungere delle finalità ben definite e strutturate prendendo delle decisioni in modo autonomo e che in precedenza potevano essere affidate esclusivamente agli esseri umani.

Queste capacità, in passato ad uso esclusivo dell'Uomo, sono: comprensione ed elaborazione del linguaggio naturale e delle immagini, apprendimento, ragionamento, interazione con macchine, persone e ambiente.

L'Intelligenza Artificiale: come utilizzarla nei progetti aziendali

Premettiamo che da qui ai prossimi anni sarà fondamentale normare gli ambiti di utilizzo dell'Intelligenza Artificiale, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto etico. Dovrà crescere la fiducia in questa tecnologia che non deve essere vista come un nemico per l'essere umano, ma come un supporto per il completamento del suo lavoro.

Dal punto di vista della realizzazione di progetti concreti in azienda, questa tecnologia può inserirsi in modo perfetto in sei ambiti tecnologici che fanno parte di un processo di trasformazione digitale. Bisogna, però, trovare la giusta sinergia tra il proprio progetto aziendale e l'utilizzo di una tecnologia avanzata come l'IA senza rischiare di investire in risorse incapaci di parlare tra loro. Ecco perché è opportuno richiedere delle perizie Intelligenza artificiale come quella consultabile a questo link https://www.riccardopetricca.it/perizie-giurate-e-asseverate/ che permettono di trovare la soluzione migliore per la propria azienda.

Il primo ambito che citiamo è l'automazione, ovvero qualsiasi soluzione che consente di attribuire azioni ripetitive all'Intelligenza Artificiale piuttosto che all'uomo. Questo sistema, quindi, apre le porte a nuove frontiere che permettono di sviluppare progetti e processi caratterizzati da componenti decisionali complesse.

Un altro settore d'interesse è l'informatizzazione, ovvero l'introduzione di software e infrastrutture che rendano più efficienti i processi aziendali. Questo passaggio è fondamentale se si desidera sfruttare al meglio le potenzialità dell'Intelligenza Artificiale.

Infatti, è anche il modo per raccogliere i dati che serviranno all'IA a estrapolare informazioni utili a migliorare i progetti e i processi, così da poter dare vita a nuovi business.

Terzo ambito che vogliamo citare è la dematerializzazione, ovvero l'azione di sostituzione di documenti cartacei con quelli digitali. Questo passaggio è molto utile anche in termini di regolamentazione GDPR, che oggi è uno strumento indispensabile.

Non possiamo, poi, non citare il cloud computing e i big data. Nel primo caso ci riferiamo alla possibilità di poter usare le risorse software e hardware seguendo una logica di servizio pagando solamente per il reale tempo di utilizzo.

I big data, invece, consentono di elaborare una quantità enorme di dati e di ottenere le informazioni più importanti da essi.

Infine, abbiamo l'ambito del mobile, che è collegata alla sempre maggiore diffusione di questi dispositivi sia in ambito privato che aziendale. L’IA è già una realtà in questo settore. Basti pensare agli assistenti virtuali ormai diffusi in tutti i dispositivi e che rappresentano un grande potenziale per i progetti aziendali.

La Campania si avvicina alla promozione dei beni culturali attraverso lo sviluppo del turismo culturale

La Campania si avvicina alla promozione dei beni culturali attraverso lo sviluppo del turismo culturale

Cos'è il turismo culturale?

Il turismo culturale è una forma di turismo che si basa sull'esplorazione e sull'apprendimento di un paese o di una cultura. Può includere visitare musei, monumenti, luoghi di interesse storico o artistico, siti archeologici, gallerie d'arte, festival, concerti e spettacoli. Si tratta di un modo per esplorare le culture dei paesi che si visitano, imparare storie, tradizioni, usanze e assaggiare la cucina locale.

Perché la Campania si sta avvicinando alla promozione dei beni culturali attraverso lo sviluppo del turismo culturale?

La Campania si sta impegnando in un programma di sviluppo del turismo culturale per promuovere la sua ricca cultura e le numerose attrazioni turistiche che offre. Una delle principali ragioni è che il turismo culturale offre una grande opportunità per i cittadini campani di diventare più consapevoli della ricchezza culturale della loro regione e della sua importanza nella storia. Inoltre, è una buona opportunità per la Campania di creare posti di lavoro, poiché una maggiore affluenza turistica significa più soldi per le imprese locali.

Quali sono le attrazioni turistiche che la Campania offre?

La Campania è una delle regioni più ricche d'Italia in termini di storia, cultura e attrazioni turistiche. La regione offre una vasta gamma di attrazioni turistiche che comprendono luoghi di interesse storico come Pompei, Ercolano e Paestum, luoghi di interesse naturalistico come il Parco Nazionale del Vesuvio e il Parco Nazionale dei Monti Lattari, e luoghi di interesse culturale come la città di Napoli, Sorrento e Capri. La Campania è anche famosa per i suoi numerosi festival e manifestazioni culturali come il Carnevale di Napoli, il Festival di Sanremo e la Notte della Taranta.

Quali sono le iniziative intraprese dalla Campania per sviluppare il turismo culturale?

Per promuovere il turismo culturale, la Regione Campania ha intrapreso varie iniziative. Una di queste è il progetto "Campania Cultura", lanciato nel 2018 con l'obiettivo di valorizzare e promuovere i tesori culturali della Campania. Il progetto si basa su tre pilastri principali: sostenere la produzione di contenuti culturali, promuovere la destinazione e attrarre turisti. Inoltre, la Regione ha istituito il marchio turistico "Campania Vive", che intende promuovere l'esperienza turistica in Campania.

Quali sono i vantaggi del turismo culturale?

Il turismo culturale offre una serie di vantaggi sia ai turisti che ai residenti nella regione. I turisti possono apprendere di più sulla storia e la cultura della Campania, mentre i residenti possono beneficiare di più posti di lavoro e di un maggiore flusso di denaro nell'economia locale. Inoltre, le iniziative di turismo culturale possono aiutare a sostenere la conservazione dei beni culturali della Campania, come monumenti, siti archeologici e gallerie d'arte.

Come i turisti possono partecipare al turismo culturale in Campania?

I turisti possono partecipare al turismo culturale in Campania visitando i numerosi musei, monumenti, luoghi di interesse storico e artistico, siti archeologici, gallerie d'arte, festival, concerti e spettacoli. I visitatori possono anche prendere parte a tour organizzati che forniscono una guida esperta e una visione approfondita dell'importante patrimonio culturale della Campania.

Scopri la magia del turismo culturale in Campania: Come i turisti possono partecipare?

Scopri la magia del turismo culturale in Campania: Come i turisti possono partecipare?

Il turismo culturale in Campania è un'esperienza indimenticabile per chiunque sia interessato alla storia, all'arte e alla cultura di questa regione italiana. Ci sono molti luoghi da visitare, dal sito archeologico di Pompei al mare di Capri, dai sentieri di trekking del Cilento alla città di Napoli. Ci sono anche molti eventi e attività che i turisti possono partecipare per avere un'esperienza più completa della regione.

Cosa sono le attività di turismo culturale?

Le attività di turismo culturale sono un modo divertente e interessante di apprendere di più sulla storia, l'arte e la cultura di una regione. Queste attività possono includere visite guidate ai musei, escursioni nei siti archeologici, gite in barca, visite ai vigneti, tour in bicicletta o a piedi, degustazioni di vino e altre attività che consentono di vivere appieno l'esperienza di una destinazione.

Quali sono i principali luoghi di interesse da visitare in Campania?

La Campania è una delle regioni più popolari d'Italia per il turismo culturale, offrendo una vasta gamma di luoghi da visitare. Il sito archeologico di Pompei è uno dei luoghi più visitati, con la città antica in gran parte intatta a causa dell'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Ci sono anche altre destinazioni popolari come il mare di Capri, gli antichi sentieri di trekking del Cilento, la città di Napoli, le coste della Costiera Amalfitana e le isole di Ischia e Procida.

Come i turisti possono partecipare alle attività di turismo culturale in Campania?

Ci sono molti modi per i turisti di partecipare alle attività di turismo culturale in Campania. È possibile prenotare visite guidate organizzate dai tour operator locali, partecipare a tour di degustazione di vino, visitare i siti archeologici, fare escursioni e gite in barca, partecipare a escursioni in bicicletta o a piedi e molto altro ancora. Inoltre, i turisti possono anche partecipare a eventi locali come festival, concerti e mostre artistiche per avere un'esperienza più autentica e coinvolgente.

Quali sono i vantaggi del turismo culturale in Campania?

Ci sono molti vantaggi nel partecipare alle attività di turismo culturale in Campania. Per prima cosa, è un modo divertente ed educativo di esplorare una regione ricca di storia, arte e cultura. Inoltre, i turisti possono partecipare a numerose attività, come gite in barca, escursioni a piedi o in bicicletta, degustazioni di vino e visite guidate. Queste attività contribuiscono anche allo sviluppo economico della regione, poiché i turisti che partecipano alle attività di turismo culturale contribuiscono al benessere economico di una comunità.

Conclusione

Il turismo culturale in Campania è un'esperienza unica e interessante per chiunque sia interessato alla storia, all'arte e alla cultura di questa regione italiana. Ci sono molti luoghi da visitare, dal sito archeologico di Pompei al mare di Capri, dai sentieri di trekking del Cilento alla città di Napoli. I turisti possono partecipare a visite guidate, tour di degustazione, escursioni in barca, escursioni a piedi o in bicicletta, eventi locali e molte altre attività. Partecipare alle attività di turismo culturale in Campania è un modo divertente ed educativo di scoprire una regione ricca di storia, arte e cultura, contribuendo al benessere economico della comunità.

La Campania si sta impegnando in un programma di sviluppo del turismo culturale per promuovere la sua ricca cultura e le numerose attrazioni turistiche che offre. Ciò offre una grande opportunità per i cittadini campani di diventare più consapevoli della ricchezza culturale della loro regione e della sua importanza nella storia. Inoltre, il turismo culturale offre una serie di vantaggi sia ai turisti che ai residenti, come la conservazione dei beni culturali e l'aumento del numero di posti di lavoro. I turisti possono partecipare al turismo culturale della Campania visitando musei, monumenti, luoghi di interesse storico e artistico, siti archeologici, gallerie d'arte, festival, concerti e spettacoli.

Come fare una botola in cartongesso per soffitto?

Come fare una botola in cartongesso per soffitto?

Negli ultimi decenni è cresciuto in modo esponenziale l’uso del cartongesso per le nuove costruzioni, questo perché le case si sono ridotte nelle dimensioni e spesso vi è necessità di suddividere gli spazi quotidiani con quelli dello smart working, vi è bisogno di creare vani dove riporre oggetti o nascondere le antiestetiche canaline dei sistemi di areazione a seguito di un mondo sempre più surriscaldato.

Il cartongesso è un alleato perfetto per creare diversi livelli di personalizzazione ma anche per

nascondere gli antiestetici fili elettrici dei lampadari e faretti, le tubature idriche, i tubi d’areazione.

Se per esempio in casa si presentano problemi estetici nella realizzazione di un impianto idraulico si può ricorrere con una botola da ispezione così da avere tutto ordinato e sotto controllo.

 

Botole a soffitto: come installarle e perché?

 

Se stai progettando casa ex novo, sarà semplice per gli specialisti del filomuro o del cartongesso, realizzarti una botola ad hoc.

Ma le botole pe soffitto in cartongesso possono essere ricavate, in alcuni casi, anche quando esistono case già abitate che le richiedono.

L’unica accortezza è che l’architetto o la squadra di operai specializzati individui precisamente dove è ubicata l’interasse di un montante con l’altro così da inserire la struttura metallica di appoggio al meglio.

Effettuando poi uno specifico foro con i seghetti per cartongesso e inserendo la botola a soffitto da aprire ancorata saldamente al telaio. Saranno impiegate per l’operazione delle speciali viti auto foranti di ultima generazione. Forse non sai che RasoParete sono anni che impiega il cartongesso  per realizzare diverse tipologie di botole a soffitto, celando magistralmente diversi vani tecnici o zone della casa senza che nemmeno l’ospite dall’occhio più attento riesca a percepirle.

 

 

L’impiego del cartongesso è di certo quello più economico per creare nicchie funzionali alla manutenzione ordinaria e straordinaria.

Ma sul mercato non esistono solo le botole a soffitto in cartongesso attenzione. Per completare il nostro discorso ti illustreremo le diverse varianti così che tu compia una scelta ponderata e oculata per il tuo appartamento.

Botole a soffitto: applicarle da soli o con degli esperti?

Non sapevi forse che sul mercato troverai  botole a soffitto di ogni tipologia, sono così tante che senza una consulenza specializzata finiresti per perderti. Innanzitutto per qualsiasi sistema filomuro vi sarà la possibilità di essere rivestito da splendide carte da parati rendendo univoco l’ambiente circostante.

Esistono poi botole a soffitto realizzate in materiali resistenti agli scarti termici come quelle in alluminio, le classiche botole in legno poi anche accostate al cartongesso esterno, le botole da piastrellare e quelle in MDF tutte realizzabili in versione minuscola o imponente.

Alcune tipologie di botole sono adatte per essere collocate in zone umide, si pensi a una palestra, una sauna, un vano piscina e altre sono perfette per il controsoffitto perché leggere. Anche la tipologia di apertura differenza i vani tecnici sul soffitto come quelle che si aprono con una semplice pressione (le più diffuse oggi) dal sistema push & pull, le aperture magnetiche, le botole con pomello e magari chiavi a loro volta distinte in botole con gli appoggi fissi o appoggi removibili

 

Ti ricordiamo inoltre, prima di farti allocare le botole per soffitto in cartongesso, o prima di farlo attraverso il fai date, di ispezionare che i  tuoi muri e soffitti siano asciutti altrimenti l’umidità non tutelerebbe i pannelli facendoli curvare e crepare.

 

L’ultima manovra finanziaria ha ribadito che possono essere ancora richiesti, per tutto il 2023, numerosi i bonus ristrutturazione previsti dallo Stato, difatti sul sito dell’Agenzia delle Entrate troverai tutte le info in merito ai bonifici parlanti e le varie prassi. Perché non ristrutturare impiegando le detrazioni fiscali?

 

Vulcano, la meraviglia delle isole Eolie perfetta per un tour in barca

Vulcano, la meraviglia delle isole Eolie perfetta per un tour in barca

Scoprire la bellezza e la maestosità dei vulcani attivi più impressionanti del mondo ossia l'Etna e lo Stromboli, è quanto di meglio si possa vedere in occasione di una vacanza in prossimità della Sicilia. Si tratta infatti di escursioni che meritano di essere effettuate, poiché vantano varie isole appartenenti all’Arcipelago delle Eolie come ad esempio quella di Vulcano. Nello specifico parliamo di un luogo molto suggestivo e raggiungibile anche in barca partendo da località come Acireale e Milazzo. In riferimento a quanto sin qui premesso, vediamo perché Vulcano è perfetta per un tour in barca.

Come raggiungere Vulcano nelle isole Eolie

Se si intende scoprire a fondo la bellezza di Vulcano isole Eolie, il modo migliore per raggiungere questo contesto e lasciarsi stupire dai panorami e dagli odori percepibili sia di giorno che di notte ossia quando il cielo è illuminato da eruzioni e colate laviche. Prima di partire per questa escursione e magari rilassarsi sulle spiagge di sabbia nera ammirando nel contempo incredibili formazioni rocciose e grotte, è opportuno organizzarsi in modo adeguato noleggiando ad esempio una barca con equipaggio. Il punto di partenza ideale è da Acireale oppure dalla città costiera di Milazzo, entrambi i principali porti di partenza per le Isole Eolie. Premesso ciò, va detto che l’escursione è consigliabile in quanto non si può non visitare Vulcano nelle Isole Eolie, poiché è piena di bellezza e di storia e quindi da apprezzare a fondo. Dal porto di una delle due suddette località, basta viaggiare per poco più di un'ora in aliscafo (soggetto alle condizioni del mare) fino a Lipari.

Approfittare per visitare Lipari

Lipari è una delle sette isole Eolie al largo della costa settentrionale della Sicilia per cui una volta arrivati in loco, vale la pena esplorarla a fondo pernottando magari in qualche struttura ricettiva per poi al mattino organizzare l’escursione per l’isola di Vulcano. Per fare ciò, si può prendere a noleggio una barca con o senza equipaggio. Nel primo caso un accompagnatore durante il tragitto marittimo illustrerà tutte le caratteristiche morfologiche del territorio e successivamente farà tappa al cratere sulfureo di Vulcano. Da questo piccolo porto, sarà poi possibile salire tra le alte rocce rosse e curiosi corridoi di argilla rosa modellati dall'acqua piovana e dalle ginestre. L'aria ovviamente risulterà appesantita dall’acre odore delle vicine fumarole (sfiati) circondate da depositi di zolfo giallo. A circa 240 metri vi è tra l’altro il bordo di un deserto di roccia lunare disseminato e che offre spettacolari viste sulle isole vicine. La salita finale fino al Gran Cratere avvolta da vapori e da forti gas sulfurei, sarà premiata anch’essa con viste spettacolari sull'Etna e sulla terraferma siciliana.

Bagnarsi nei salutari fanghi di Vulcano

Dopo aver completato il tour in lungo e in largo nelle zone accessibili del cratere dell’isola di Vulcano, rientrando nel paese omonimo vale la pena approfittarne per pranzare e provare poi i famosi fanghi sulfurei che ogni anno attirano migliaia di visitatori, oppure nuotare nell’incantevole mare blu prima di riprendere la barca per Lipari. A margine è importante sottolineare che tutte le escursioni in barca nella maggior parte delle isole Eolie con vulcani, sono soggette alle condizioni del mare anche se storicamente a settembre sono generalmente calmi. Per tale motivo è sempre opportuno pianificare l’escursione nel periodo estivo.

Le foto dell'anello di fidanzamento 6 trucchi per scatti impeccabili

Le foto dell’anello di fidanzamento: 6 trucchi per scatti impeccabili

La meraviglia nell'osservare per la prima volta l'anello di fidanzamento non può essere misurata, saprai benissimo quante emozioni si susseguono in quel momento e quanta nostalgia porta con sé nel corso del tempo. Come spiegato in questo approfondimento su Matrimonio.com per quanto l'anello di fidanzamento sia una parte importante per testimoniare l'unione tra due anime, è altrettanto significativo scattare qualche foto per portare sempre con te il suo ricordo. Con l'esperienza di Francesco Caroli vediamo quali sono i 6 trucchi per effettuare scatti perfetti del tuo anello di fidanzamento.

La luce giusta: naturale e artificiale

In fotografia, quando devi scattare delle immagini di qualità, la componente più importante da valutare è l'illuminazione. Sia che tu abbia una macchina fotografica professionale, sia che tu possegga uno smartphone per immortalare il tuo anello di fidanzamento, dovrai tenere in considerazione la luce naturale e l'illuminazione artificiale.

Nel primo caso puoi sfruttare la luce del sole, preferibilmente la mattina oppure nel pomeriggio inoltrato, cerca di evitare il mezzogiorno poiché si vengono a creare ombre troppo lunghe. Nel secondo caso puoi sfruttare un riflettore oppure il flash del tuo smartphone, cerca solo di non creare troppe ombre e di eccedere con la luce bianca.

Background

Se l'illuminazione è la base per ottenere delle foto eccellenti, lo sfondo lo è altrettanto. Cerca di allestire uno o più background che siano composti da fondali uniformi con colori chiari. Le fotografie migliori però puoi ricavarle con uno sfondo totalmente nero o completamente bianco.

L'inquadratura

Ulteriore caratteristica da tenere in considerazione per le foto dell'anello di fidanzamento è l'angolazione più adatta. I fotografi più bravi riescono a creare una leggera ombreggiatura dietro all'anello, valorizzandone le linee. Se vuoi andare sul sicuro però puoi optare per l'inquadratura dall'alto, denominata flatlay, ma in questo caso dovrai allestire un'illuminazione artificiale perfetta, altrimenti noterai solo ombre.

La composizione può fare la differenza

Per ottenere una bella foto dell'anello è indispensabile creare delle piccole decorazioni, queste saranno utili non solo per realizzare dei contenuti perfetti per i social network, ma daranno quel tocco in più per valorizzare l'anello. Puoi scegliere degli accessori naturali, come fiori e piante, ma anche degli oggetti che richiamano il periodo dell'anno preferito. La fantasia non ha limiti in questo caso.

Lo zoom meglio evitarlo

Una delle regole a cui devi porre più attenzione è quella che riguarda lo zoom delle immagini. Scattare foto con un forte zoom non solo rende la qualità dell'immagine meno nitida, ma usualmente potresti riscontrare delle sbavature brutte da vedere. Anche gli smartphone più economici dispongono della funzione macro, approfittane.

La griglia e la regola dei terzi

Sia che tu stia utilizzando lo smartphone, sia che tu preferisca un dispositivo professionale, potrai utilizzare la regola dei terzi. Questa consiste nel visualizzare a schermo una griglia, composta da tre linee verticali e tre orizzontali, che ti permettono di inquadrare nel migliore dei modi il soggetto da fotografare. Posizionando l'anello in uno dei riquadri difficilmente sbaglierai lo scatto.

Il trasloco a Roma: tra vincoli paesaggistici e storici, l'importanza delle autorizzazioni

Il trasloco a Roma: tra vincoli paesaggistici e storici, l’importanza delle autorizzazioni

Traslochi Roma: molteplicità dei servizi ed efficienza

Il momento del trasloco è particolarmente importante perché bisogna che l'attenzione ricada su più aspetti: la cura dell'imballaggio, il criterio al fine di ritrovare subito ciò che dovrà essere utile nella nuova casa, il trasporto e l'eventuale deposito di oggetti più voluminosi prima di arredare accuratamente la nuova abitazione.

Per questo e per altri motivi ci si può rivolgere a Traslochi Roma, un'azienda di traslochi per abitazioni a Roma; la molteplicità dei servizi offerti, la competenza e la professionalità degli operatori oltre al disbrigo delle pratiche, concedono la possibilità di affrontare il trasloco con uno stato d'animo più sereno.

Affidarsi a una ditta significa avere dei vantaggi a livello organizzativo; smontare e rimontare i mobili sembra un'operazione semplice ma se non si hanno le competenze e l'esperienza si rischia di rovinare in maniera irreversibile gli arredi; la sicurezza dell'imballaggio può fare la differenza durante il trasporto, soprattutto nelle lunghe distanze: per questo, spesso, potrebbe essere opportuno stipulare un'assicurazione.

La ditta, a differenza del fai da te o del privato, è in regola con le iscrizioni all'albo dei trasporti conto terzi, garantisce sicurezza e affidabilità, lavora con mezzi, quali piattaforme e furgoni, veloci ed efficienti che possono eseguire trasferimenti anche all'estero, si interfaccia con la pubblica amministrazione perché dotata dei requisiti di legge.

Per traslocare a Roma, così come in tutte le località, ci sono dei vincoli da rispettare: vediamo nel dettaglio quali sono e come superarli.

I vincoli più conosciuti per il trasloco a Roma

Uno dei vincoli del trasloco a Roma è sicuramente il prezzo; spesso le operazioni di montaggio, smontaggio e imballaggio, oltre che del trasporto, richiedono molto lavoro per questo i preventivi sono proibitivi. Con Traslochi Roma, però, ti viene offerta la possibilità di avere un sopralluogo gratuito per valutare tutti i fattori legati al preventivo; inoltre, i prezzi sono molto competitivi e convenienti.

Un altro vincolo riguarda lo smaltimento dei rifiuti; all'interno delle operazioni di trasloco può accadere che alcuni arredi o oggetti non debbano essere trasportati nella nuova abitazione ma debbano essere conferiti in una discarica; per farlo è necessario rispettare la normativa vigente sullo smaltimento dei rifiuti e la ditta Traslochi Roma è tra quelle autorizzate ad eseguire il conferimento in discarica nella maniera più idonea.

Tra i vincoli più noti c'è l'accesso alle ZTL - Zone a Traffico Limitato; in tal caso affidarsi ad un privato o al fai da te può far incorrere in multe, al contrario la ditta Traslochi Roma ha tutte le autorizzazioni necessarie per accedere al centro storico e a tali zone.

I vincoli strettamente legati al trasloco nella città di Roma

Nello specifico ogni trasloco a Roma deve essere analizzato caso per caso poiché ogni quartiere e ogni zona è sottoposta a regolamenti diversi considerando i vincoli paesaggistici, vista la valenza storica di alcune aree.

Sono necessari autorizzazioni e permessi specifici, oltre a quelli tradizionali di occupazione del suolo pubblico; a Roma ci sono alcune aree con vincoli storici nei quali bisogna firmare assunzioni di responsabilità a cui segue il pagamento di risarcimento in caso di danni.

Un altro vincolo strettamente correlato con il trasloco a Roma riguarda le zone nelle quali il traffico, in alcune ore del giorno, raggiunge un'elevata densità; è opportuno quindi richiedere il nulla osta per effettuare il trasloco solo in determinate fasce orarie.

La Lavatrice tra caratteristiche, funzionalità e… risparmio energetico.

La Lavatrice: tra caratteristiche, funzionalità e… risparmio energetico

Tra gli elettrodomestici più importanti presenti all’interno della nostra casa vi è sicuramente la Lavatrice. La Lavatrice è difatti uno strumento di utilizzo e bisogno quotidiano, che permette in tempi brevi e senza alcuno sforzo di effettuare il bucato, di qualsiasi tipologia di capo. Per un risultato finale perfetto ed impeccabile è tuttavia necessario utilizzare una Lavatrice professionale e di alta qualità, che permetta di eliminare qualsiasi macchia dai nostri vestiti, senza rovinarli in alcun modo. L’acquisto di una Lavatrice rappresenta inoltre un investimento a lungo termine, ed è dunque essenziale che duri nel tempo, senza danneggiarsi, usurarsi o rompersi. A tal fine è importante, come suggerisce Tekworld, prima di effettuare l’acquisto di una Lavatrice, informarsi al meglio ed effettuare così un acquisto consapevole, scegliendo tra i migliori prodotti presenti sul mercato. Inoltre, grazie al notevole progresso tecnologico degli ultimi anni in materia di elettrodomestici, i modelli di Lavatrice si sono evoluti sempre più, comprendendo sempre più funzioni, al fine di semplificare la vita a chi le utilizza, facendo risparmiare ogni giorno molto tempo nell’espletamento delle faccende domestiche e del bucato.

Le principali funzioni di una Lavatrice
Una buona Lavatrice dovrebbe comprendere diverse funzioni, tra cui principalmente quella di effettuare il bucato di qualsiasi capo, occupandosi sia del lavaggio che della centrifuga. La temperatura giusta sarà da selezionare in base alla tipologia di capo da lavare, così come la potenza della centrifuga. Alcune Lavatrici sono inoltre dotate di lavasciuga, occupandosi in tal modo, oltre che del lavaggio, anche della successiva asciugatura dei vestiti. Le alte temperature della lavasciuga contribuiscono inoltre ad eliminare germi e batteri, oltre che a rendere più morbidi i capi, senza danneggiarli.
Taluni modelli di Lavatrici inoltre dispongono di particolari funzioni di stiraggio dei vestiti, grazie alla forza del vapore, tra cui il modello Candy GrandOvita. In tal modo sarà possibile effettuare sia il lavaggio che lo stiraggio dei capi, dimezzando notevolmente i tempi, con zero sforzi e nessuno stress. Le Lavatrici di ultima generazione inoltre, solitamente sono dotate della funzione timer, ovvero la possibilità di impostare l’accensione della Lavatrice e l’inizio del lavaggio ad un’ora preimpostata. In tal modo è possibile far partire la Lavatrice ed effettuare il bucato a qualsiasi ora sia del giorno che della notte, anche quando non si è in casa, trovando i capi pronti e puliti al nostro ritorno a casa. Diversi modelli di Lavatrice prodotti da Beko o da Candy dispongono di tale funzione.

I diversi modelli di Lavatrice
Sul mercato oggigiorno, come ricorda Corriere.it, sono presenti inoltre diversi modelli e diverse tipologie di Lavatrice, oltre al classico modello tradizionale, sempre frutto delle diverse innovazioni e del progresso tecnologico avvenuto in tale campo. I modelli di Lavatrice di ultima generazione sono pensati per facilitare sempre più il lavoro di chi le utilizza, effettuando sempre meno sforzi. In particolare, per evitare qualsiasi sforzo o sovraccarico da parte della schiena, è stata introdotta la Lavatrice carica dall’alto, ovvero una Lavatrice che presenta il cestello sul lato superiore della Lavatrice, e non sul lato frontale come i modelli tradizionali. In tal modo per caricare la Lavatrice ed effettuare il bucato non sarà necessario piegarsi, ma è possibile effettuare tutta la procedura restando comodamente in piedi, evitando dunque qualsiasi sforzo da parte della schiena o delle gambe. Le Lavatrici carica dall’alto inoltre costituiscono anche una soluzione salvaspazio, in quanto solitamente sono di minor dimensioni rispetto ai modelli classici. Il catalogo Lavatrici dei marchi Candy o Beko dispone di un’ampia scelta in materia di Lavatrici carica dall’alto, fornendo la possibilità di poter scegliere tra diversi modelli, grandezze e capienza del cestello.
Se si è alla ricerca di un modello di Lavatrice che sia di dimensioni ancor più ridotte è possibile acquistare un modello di Lavatrice slim. La Lavatrice slim difatti presenta una profondità ridotta rispetto ai modelli standard, occupando in tal modo molto meno spazio. Rappresenta dunque la soluzione migliore per chi possiede un bagno di piccole dimensioni. Il catalogo Lavatrici Candy offre diverse scelte in materia di Lavatrici slim, offrendo la possibilità di poter scegliere tra diversi modelli dalle diverse funzionalità e programmi. Così come è altrettanto vasta la scelta in materia di Lavatrici Beko, sia per quanto riguarda i modelli standard che i modelli slim. Grazie all’ampia scelta presente sul mercato sarà impossibile non trovare la miglior Lavatrice adatta alle nostre esigenze e a quelle della nostra casa.

Le Lavatrici si differenziano inoltre per la capienza massima del cestello, ovvero per la possibilità massima di caricare la Lavatrice con i capi. Le dimensioni esterne della Lavatrice non dovrebbero in alcun modo influenzare la capienza massima del cestello, dunque delle Lavatrici slim o di ridotte dimensioni dovrebbero comunque assicurare una buona capienza. Le Lavatrici di ultima generazione inoltre dovrebbero disporre di diversi programmi personalizzati, a seconda della tipologia di capo da lavare. Ogni capo difatti necessita di programmi differenti, una temperatura diversa ed una potenza di centrifuga differente, a seconda se si tratti di capi in lana, in cotone, delicati e così via.

Il prezzo
Il prezzo di una Lavatrice può variare molto a seconda del modello e della funzionalità presentate, partendo da un costo minimo di base sino ad arrivare anche a prezzi molto elevati. È tuttavia possibile usufruire delle periodiche offerte Lavatrice poste in essere in diversi periodi dell’anno, così da poter acquistare la miglior Lavatrice adatta alle nostre esigenze ad un prezzo ridotto. Il catalogo Candy e Beko difatti offre periodicamente diverse Lavatrici in offerta, di diversi modelli, tipologie e dimensioni. È importante dunque restare sempre aggiornati e cercare il nostro modello preferito di Lavatrice in offerta, risparmiando così una considerevole somma di denaro.

PC Gaming: le migliori configurazione per giocare

PC Gaming: le migliori configurazione per giocare

Perché sono importanti le configurazioni dei pc gaming

Le configurazioni dei pc gaming possono variare a seconda della loro fascia di prezzo, ossia bassa, medio o alta. Ciascuna di queste infatti presenta dei modelli differenti e aventi svariati componenti, che a loro volta garantiscono una qualità di gioco differente.
A seconda della configurazione scelta può anche variare il proprio budget e le prestazioni.
Capire quali sono le configurazioni migliori per i pc gaming è essenziale al fine di garantire un'esperienza di gioco quanto più elevata possibile.
Nelle fasce medio-basse vi sono dei compromessi da accettare e dei punti più deboli rispetto ad altri, ma nel complesso si potrà comunque avere un'ottima esperienza di gioco. In particolare, è possibile scegliere nelle varie configurazioni delle componenti principali come i processori con la GPU, i quali sono stati costruiti con tecnologie ancor più avanzate e possono garantire video dalla qualità di 1080p anche in movimento.
Ciascuna configurazione è differente a seconda delle fasce di prezzo e in seguito ve ne sono alcune particolarmente consigliate.

Configurazioni per giocare con pc sotto i 400 euro

Se si intende ottenere dei vantaggi per il cloud gaming, il quale consente di applicare determinate impostazioni grafiche davvero ottimali e delle prestazioni buone anche con ultimi videogiochi, allora si ha un budget al di sotto dei 400 euro.
Nello specifico, è possibile scegliere la configurazione in questione anche per pc, smartphone o tablet datati.
Se si desidera scegliere questa configurazione è consigliabile Nvidia GeForce Now, la quale sfortunatamente non ha dei giochi presenti nella sua offerta ma in compenso possiede buone tecnologie, come l'illuminazione ray tracing.
Sono inoltre optabili altri componenti all'interno dell'offerta come Amazon Luna, Google Stadia, Xbox gaming cloud e Apple Arcade.
E' assolutamente necessario assicurarsi che il proprio pc gaming abbia almeno il sistema operativo Windows 10 e che si possegga già l'Xbox game pass.
Per poter utilizzare l'offerta in questione sono necessarie alcune componenti essenziali, come almeno quattro gygabite di memoria, un processore da 2 Ghz dual core e una Intel della serie 2000 con GPU già integrata.
Anche se maggiormente consigliati i pc gaming aventi il sistema operativo Windows 10 è anche possibile avere buone esperienze di gioco con il sistema Windows 7, ossia quello da 64 bit. Oltre a questi componenti è ovviamente necessaria anche una connessione buona o moderata.
Scegliere un modello di pc adeguato per le proprie esigenze o le giuste configurazioni può essere difficile per chi non ha tante conoscenze: in questo caso, è consigliabile consultare le configurazioni dei vari pc gaming che si trovano su https://syspack.com/3310-pc-gaming-asus-rog.

Configurazioni per pc gaming sotto i 600 euro

Come precedentemente anticipato, quanto più è elevata la fascia del pc gaming e quanto più la configurazione porterà a ottime prestazioni.
In questo caso è consigliabile scegliere una GPU AMD, la quale può garantire un massimo di qualità pari a 1080p, ma in compenso risulta potente e consente di risparmiare. Per tale configurazione è inoltre consigliabile una SSD di tipo SATA 3, così da poter avere delle prestazioni discrete per un prezzo non esagerato.
La configurazione in questione infatti risulta avere un prezzo moderato e pertanto anche le prestazioni saranno tali.
Per quanto riguarda il processore, si consiglia l'AMD Ryzen da 5 3500G, il quale possiede una GPU già integrata e decisamente ottima, in grado di funzionare anche con videogiochi di ultima generazione e capace di dare ottime prestazioni nel complesso.
Se il modello di processore in questione è difficile trovabile in mercato, si consiglia l'alternativa dell'AMD Ryzen 5600G, che risulta avere prestazioni complessive superiori rispetto al processore indicato precedentemente. Il processore in questione possiede inoltre dei margini di overclock di elevata qualità e soprattutto abbondanti, che garantisce una prestazione ancor più ottimale.

5 Suggerimenti per lavorare da remoto con successo

5 Suggerimenti per lavorare da remoto con successo

Lavorare da remoto non è più un sogno o un'utopia: è realtà. Ci sono infiniti lavoratori perennemente in smart-working e altri professionisti free-lance o meno, che hanno deciso autonomamente di esercitare da casa o presso uffici temporanei e/o inconsueti. Insomma, il lavoro da remoto è oggi frequentissimo ma non sempre facile. Sì, ci sono soprattutto 5 suggerimenti per lavorare da remoto meglio e senza stress che è bene conoscere, eccoli qui in questa guida definitiva.

1. Organizzare al meglio lo spazio

Il primo step per lavorare bene da casa, o comunque da remoto è organizzare uno spazio adeguato. Cerca un angolo o una stanza che sia distante da fonti di distrazione come il soggiorno, la cameretta dei giochi dei bambini, la porta di ingresso di casa, la finestra sulla strada provinciale, ecc. E poi organizza la scrivania, che può essere prue salva-spazio e scomparsa o a ribalta, in modo eccellente. Tutto deve esser a portata di mano, comodo, agevole ed essenziale. E poi devi sentirti a tuo agio nella tua postazione di lavoro da remoto, sfrutta i colori, i materiali gli accessori migliori per stimolare la tua concentrazione la tua creatività.

2. Darsi degli orari

Molto importante è organizzare il lavoro in termini di priorità e soprattutto in tempo, in ore. Stabilisci quante sono quelle necessarie per produrre al meglio e terminato il tempo stacca, proprio come faresti timbrando il cartellino di uscita dall'ufficio. Il rischio del lavorare da remoto è spesso quello di trasformare la giornata di estenuanti turni di lavoro full-time, ma questo è sbagliato. Di sovente chi lavora tante ore non è detto che sia più produttivo di chi concentra il meglio in 6-8 ore precise. Individua ad esempio quali operazioni sia meglio svolgere al mattino, quali giorni puoi concederti degli hobby e degli attimi di svago, questo non deve mancare altrimenti lo stress prenderà il sopravvento.

3. Utilizzare un planner adeguato

Utilissima è l'agenda o un palnner per scandire i tuoi impegni diurni, settimanali, mensili. In commercio ci sono infinite proposte pronte all'uso, anche organizer da parete sui quali puoi anche attaccare post-it, immagini, fermagli, ecc. Se però non sei soddisfatto di ciò che il mercato offre potrai sempre realizzare da te il tuo planner ideale: basta un cartoncino, un pannello di sughero, oppure della carta A4 da stendere sulla scrivania e da suddividere come preferisci. Interessanti sono anche le lavagne da scrittoio, cancellabili ed ecologiche ma anche molto belle da vedere.

4. Avere tutti gli strumenti adatti

Per lavorare da remoto devi anche munirti di tutto il necessario per svolgere la tua mansione. Per esempio acquista un computer adatto, oggi puoi comperarne di ottimi anche a rate o approfittando di sconti vantaggiosi durante tutto l'arco dell'anno. Non solo, tieni con te dei raccoglitori, questi non sono mai troppi e te ne accorgerai da subito scegliendo il lavoro da remoto. Acquista penne, evidenziatori, cancelleria in genere e tieni a portata di mano anche una lampada da scrivania, un cestino per i rifiuti e non fare troppa economia sulla seduta. Questa deve essere comoda e permetterti di sentirti a tuo agio anche per molte ore di seguito.

5. Frequentare corsi specifici per lavorare da remoto

Infine, tra i 5 suggerimenti per lavorare da remoto al meglio c'è anche quello di frequentare corsi di formazione adeguati. Ne trovi di tantissime tipologie ma i più validi sono quelli che ti spiegano step by step come trasformare la tua professione nel lavoro che hai sempre sognato. Si tratta di percorsi in e-learning o in presenza che permettono ai lavoratori più diversi di ottimizzare il tempo le risorse e di diventare veri manager di loro stessi. Il corso SAP per esempio può fare al caso tuo e sono migliaia le persone come te che già hanno deciso di cambiare vita e di dedicarsi ad una professione adeguata alle proprie capacità ed aspirazioni.

I migliori outfit per il ritorno a scuola

I migliori outfit per il ritorno a scuola

Come scegliere cosa indossare per frequentare le lezioni

Le vacanze estive stanno purtroppo per finire e, quindi, si avvicina inesorabile la riapertura delle scuole.
A prescindere dall'età dello studente, il pensiero della prima campanella dell'anno può destare preoccupazione e ansia sia nell'alunno sia nei genitori. Arrivare preparati al primo giorno di scuola è senza dubbio il modo migliore per superare queste paure.
Mentre per quanto riguarda libri e articoli di cartoleria, i docenti in genere forniscono chiare indicazioni su quali acquistare, la scelta dell'abbigliamento da indossare a scuola può risultare un vero e proprio grattacapo.
Lo studente deve trascorrere parecchie ore frequentando le lezioni, spesso seduto su una sedia non certo confortevole: è pertanto fondamentale che indossi un outfit estremamente comodo.
La comodità non è l'unica caratteristica da prendere in considerazione nella scelta dell'abbigliamento per la scuola.
I giovani di oggi sono, fin dalla più tenera età, molto attenti alla moda e preferiscono indossare vestiti di tendenza.
Soprattutto per gli adolescenti, scegliere come vestirsi è inoltre un modo per esprimere la propria personalità.
Comodità, moda del momento e gusto personale dello studente sono i requisiti del perfetto outfit per la scuola.
Le t-shirt personalizzate soddisfano tutti questi requisiti e, quindi, non dovrebbero mai mancare nel guardaroba di ogni studente.
Per chi cerca magliette personalizzate di altissima qualità la scelta più azzeccata è quella di T-Shirt And More, laboratorio artigianale leader nel settore della personalizzazione dell'abbigliamento.
Vediamo insieme alcuni esempi di completi perfetti per essere indossati a scuola.

Rientro a scuola: alcune idee per l'abbigliamento maschile

L'abbinamento jeans e t-shirt non passa mai di moda ed è davvero azzeccato anche per chi va a scuola.
Per rendere il look meno scontato si può sostituire la classica t-shirt in tinta unita con una maglietta personalizzata, magari con un disegno creato dallo stesso studente.
Per quanto riguarda i modelli di jeans, quest'anno sono molta in voga quelli slim fit, stretti sulla gamba, ma non troppo aderenti e, quindi, davvero comodi.
Completano questo look casual le intramontabili sneakers.
Chi ama lo stile preppy può, invece, optare per i pantaloni chino in cotone, non solo più eleganti, ma anche più freschi dei jeans (non dimentichiamo che l'inizio dell'anno scolastico è in genere caratterizzato da temperature quasi estive).
I pantaloni chino si possono abbinare a una camicia in cotone o in lino oppure a una polo a maniche corte.
Anche gli shorts possono essere un'opzione per il primo giorno di scuola purché non siano troppo sportivi: promossi i cargo shorts (magari abbinati a un t-shirt personalizzata), bocciati i pantaloncini da basket.
A prescindere dalle temperature, va assolutamente evitato il look da spiaggia se non si vuole fare una brutta figura con insegnanti e compagni di classe.

Rientro a scuola: alcune idee per l'abbigliamento femminile

Il mondo della moda femminile è senza dubbio più variegato di quello della moda maschile: proprio questa complessità può rendere ancora più arduo scegliere l'outfit giusto per il primo giorno di scuola.
I jeans sono una scelta azzeccata anche per le ragazze, ma con alcune accortezze. Vanno evitati i pantaloni a vita bassa (la moda del momento li predilige comunque a vita alta) e l'abbinamento con i crop top.
I jeggings vanno abbinati con una maglia lunga, magari una felpa personalizzata.
Sia le gonne sia i vestiti non devono essere troppo corti: la lunghezza al ginocchio è forse quella migliore per chi frequenta la scuola.
La gonna plissettata è un must per le studentesse amanti dello stile preppy: va abbinata a una camicetta in cotone e a un paio di ballerine.
Per quanto riguarda i vestiti, sono assolutamente da evitare le scollature vertiginose e l'abbinamento con i tacchi alti.

Esercizi per sviluppare gli addominali bassi

Esercizi per sviluppare gli addominali bassi

Per prima cosa, allenarsi senza seguire un'alimentazione sana e corretta non porterà a grandi risultati. Il motivo è semplice: gli addominali vengono evidenziati molto di più se la persona ha una bassa percentuale di massa grassa.

Questo fattore unito ad un buon allenamento di tutto il corpo, porterà alla luce degli addominali scolpiti, la cosiddetta “tartaruga”.

Com'è fatto l'addome?

Il retto dell'addome forma la parte anteriore della parete addominale. Il ventre muscolare possiede tre o quattro iscrizioni tendinee trasversali e una linea centrale detta 'linea alba'. Proprio da questa sua forma, deriva l'uso del termine 'tartaruga' per indicare un addome scolpito.

Il retto dell'addome serve per flettere il busto verso il bacino e viceversa, per innalzare la pressione addominale e per fare abbassare le coste durante l'atto respiratorio.

La suddivisione in addome alto e basso è in realtà errata poiché il muscolo è solo uno.

Poca massa grassa ma niente addominali

La genetica purtroppo gioca un ruolo fondamentale nel mondo fitness. Infatti in alcuni soggetti magri che non si sono mai allenati potrebbero essere ben visibili gli addominali mentre in altri che sono magri allo stesso modo, questi potrebbero non esserlo. Questo dipende dalla profondità delle iscrizioni tendinee del retto dell'addome e purtroppo non è un fattore che si può allenare o modificare col tempo. Nonostante ciò, con un allenamento ben strutturato e una dieta equilibrata tutti potranno migliorare i propri addominali.

Inoltre è bene ricordare che gli uomini hanno una tendenza ad avere una percentuale di massa grassa minore rispetto alle donne, quindi di conseguenza saranno più facilitati nel riuscire a tirar fuori la 'tartaruga'. Ciò, tuttavia, non impedisce ad alcune donne di arrivare agli stessi risultati.

Consigli su come sviluppare la muscolatura

Lo abbiamo già detto in precedenza, il primo passo per avere un addome scolpito è ridurre la percentuale di massa grassa. Per questo è sconsigliato usare diete sbilanciate e con una notevole riduzione di calorie. Questo perché andranno ad intaccare la massa magra dell'organismo e lo renderanno meno incline a bruciare grassi.

Questo è un elenco di semplici consigli che potranno aiutarti a migliorare la tua forma fisica:

  • 3-5 pasti al giorno: di fondamentale importanza colazione, pranzo e cena;
  • limitare l'uso di sale;
  • limitare l'uso di zuccheri semplici e ridurre quelli complessi se si vuole perdere tanta massa grassa;
  • assumere molte fibre;
  • idratarsi bene durante la giornata;
  • concedersi 1/2 volte a settimana 1/2 pasti liberi;

Esercizi utili per gli addominali bassi

Di seguito alcuni esercizi per allenare gli addominali bassi. Puoi trovare ulteriori consigli per il tuo workout visitando il sito del personal trainer Umberto Miletto, professionista che da anni crea materiale utile per novizi e veterani del fitness.

Crunch

Un classico, mani dietro la nuca, solleva le spalle contraendo l'addome con piedi a terra o sollevati in aria.

Crunch inverso

Altro esercizio basilare per il core. Le gambe vanno portate verso il petto senza abbassarle troppo, altrimenti la zona lombare si inarca.

Crunch bicicletta

Esercizio per gli obliqui. Da sdraiati si muovono le ginocchia come se si stesse in bicicletta, durante il movimento il gomito opposto alla gamba che si trova vicino al petto si avvicina la ginocchio, poi si ricomincia con la gamba e il braccio opposto.

Plank

Tipico esercizio fondamentale se si vuole lavorare con tutto il core. Gambe distese, glutei contratti, scapole protratte, schiena dritta e ci si alza sui gomiti eseguendo un'isometria.

Hollow body position

La classica 'barchetta', utile per allenare il core. La posizione base prevede di avere le spalle sollevate e l'addome contratto: nella versione difficile le braccia e le gambe sono distese, però se si ha difficoltà le prime volte si possono tenere piegate e vicine al centro del corpo.

Hostess e promoter, ecco quello che devi sapere

Hostess e promoter, ecco quello che devi sapere

Hostess e promoter sono due figure di enorme importanza per quanto riguarda la realizzazione di un evento o il lancio di un nuovo prodotto sul mercato, anche per questo motivo scegliere la figura giusta è fondamentale.

Probabilmente se stai leggendo questo articolo è perchè vuoi capire meglio se e come possono aiutarti queste due figure e ti diciamo subito, senza paura di essere smentiti, che la scelta della figura giusta può decretare addirittura il successo o il fallimento del tuo progetto.

Appare evidente, infatti, che la fase più importante è rappresentata dalla vendita, ovvero il momento nel quale bisogna convincere i potenziali acquirenti della bontà del prodotto, portandoli di conseguenza ad effettuare uno o più acquisto, tutto a vantaggio del tuo business aziendale.

Con il servizio di Hostess e Promoter di promostart.it puoi visionare e scegliere le risorse professionali disponibili, con copertura in tutte le città italiane. In questo modo avrai la certezza di poter contare su risorse altamente specializzate e qualificate che ti aiuteranno a raggiungere i tuoi obiettivi.

In questo articolo vedremo, prima di tutto, la differenza tra hostess e promoter, come scegliere le risorse e a chi rivolgersi.

Quali sono le differenze tra hostess e promoter?

Come abbiamo detto, dunque, esistono delle differenze tra queste due figure. Infatti, spesso si tende a fare confusione pensando che si stia parlando dello stesso ruolo ma in realtà non è affatto così.

Partiamo dal presupposto che la figura dell'hostess deve dare supporto durante varie manifestazioni che possono essere congressi, fiere e quant'altro. Tra le caratteristiche principali che deve avere un hostess c'è senza dubbio la facilità di relazionarsi con gli altri, la bella presenza e la competenza, ovvero sapere di cosa si sta parlando.

Viceversa, il promoter richiede sostanzialmente le stesse caratteristiche, ma il suo compito è ben diverso. Esso infatti si occupa di promuovere un prodotto o servizio, avvalendosi di campagne di marketing specifiche che vengono impostate a vari livelli.

Da considerare, inoltre, che la figura del promoter deve essere altamente qualificata e spesso deve partecipare a corsi di aggiornamento e formazione dedicati ai prodotti o servizi che deve promuovere. È chiaro infatti che un promoter ha l'obbligo di sapere esattamente che cosa sta promuovendo, in modo tale da poterlo spiegare ai potenziali clienti.

Come vedi, dunque, si tratta di due figure sicuramente simili e in qualche modo equiparabili, ma che hanno ruoli e responsabilità completamente diverse.

Hostess e promoter, come scegliere?

Chiarite le differenze tra queste due figure, veniamo ora al punto più importante. Ovvero, come scegliere la risorsa adeguata per il tuo progetto? Te lo spieghiamo subito.

Per prima cosa devi avere bene in mente il tipo di progetto che vuoi realizzare, questa è la base di partenza. Infatti, se la tua idea è quella di organizzare un evento promozionale è chiaro che dovrai affidarti alla competenza di un promoter. Attenzione, valuta bene anche il settore in cui operi perchè è importante che tu scelga un promoter competente in materia.

Se invece vuoi che la tua azienda sia presente, ad esempio, ad una fiera allora dovrai scegliere sicuramente una figura diversa, ovvero l'hostess. In questi contesti infatti l'obiettivo è quello di attirare nuovi potenziali acquirenti, spiegando loro tutti le caratteristiche del tuo prodotto o servizio.

A chi rivolgersi?

Ma quindi a chi dovresti rivolgerti per cercare un promoter o un hostess? Molto semplice, la risposta è che devi rivolgerti ad un'agenzia specializzata, in questo modo avrai la sicurezza di poter scegliere tra profili qualificati e competenti. Inoltre avrai la garanzia di essere seguito anche per tutta la parte burocratica e naturalmente la scelta a tua disposizione sarà molto ampia.

Ovviamente potresti anche fare una ricerca fai da te, ma gli ostacoli e i rischi che potresti incontrare sono sicuramente non trascurabili, pertanto è sicuramente un'opzione meno consigliata e più insidiosa.

Consulente del lavoro: cosa fa e percorso di formazione

Consulente del lavoro: cosa fa e percorso di formazione

Il Consulente del lavoro è un libero professionista dell’area giuridico-economica, che opera nello specifico in ambito giuslavorativo, occupandosi della gestione in campo amministrativo, economico e legale, del personale subordinato e parasubordinato di un’azienda, un’organizzazione o un ente, e di tutti gli adempimenti legali ad essa relativi.

Le sue mansioni principali di un consulente del lavoro riguardano quindi l’inquadramento contrattuale delle varie figure professionali in base a titoli e competenze, la gestione delle buste paga, la gestione di relazioni, comunicazioni e pratiche con i Centri per l’Impiego ed altri enti come l’INPS, l’INAIL e le organizzazioni sindacali.

Andiamo ora a vedere più nello specifico cosa fa un consulente del lavoro, qual è il percorso formativo più idoneo ad acquisire le competenze necessarie a svolgere questa funzione, quali sono le leggi che regolano la professione.

Cosa fa un consulente del lavoro?

Come abbiamo già spiegato in sintesi nell’introduzione, il consulente del lavoro è un professionista dell’ambito giuridico-economico, con competenze verticali in diritto del lavoro e gestione del personale.

Generalmente il consulente del lavoro è un libero professionista, che lavora quindi come un privato, da solo oppure insieme ad altri professionisti in uno studio associato di consulenza del lavoro, offrendo i propri servizi ad imprese, organizzazioni, enti e, con frequenza minore, anche a privati, liberi professionisti in altri settori e lavoratori dipendenti.

Il consulente del lavoro può essere anche un lavoratore dipendente all’interno di una grande azienda. In questo caso, la sua figura professionale è inquadrata nell’area relativa alla Gestione del Personale e può sovrapporsi a quella di un lavoratore delle Risorse Umane, occupandosi anche di selezione del personale.

Come si diventa consulente del lavoro?

Il percorso formativo per diventare consulente del lavoro si divide sostanzialmente in 3 momenti, tutti fondamentali per acquisire i titoli di studio e le competenze necessarie a svolgere questa professione.

Sono:

  • titolo di studio universitario (laurea magistrale)
  • praticantato ed esame di stato
  • iscrizione all’albo professionale dei consulenti del lavoro

Da notare che nel caso in cui il consulente venga assunto alle dipendenze di un’azienda, la sua iscrizione all’albo professionale non è necessaria per legge.

Come vediamo quindi il percorso per diventare consulente del lavoro richiede necessariamente il conseguimento di una laurea, benché non specifica, e successivamente un periodo di praticantato o tirocinio, nonché, se si desidera lavorare come libero professionista, il sostenimento di un esame di stato per la relativa abilitazione ed iscrizione all’albo e un lavoro di costante formazione e aggiornamento sui cambiamenti legislativi continuamente in atto nella giurisprudenza italiana, soprattutto quando si parla di un ambito variegato come il diritto del lavoro.

Andiamo ad analizzare più da vicino questi 3 step che compongono il percorso formativo di un consulente del lavoro.

Laurea e percorso di formazione

Come dicevamo, per diventare consulente del lavoro il primo step necessario è il conseguimento di un titolo di studio universitario.

Non esiste un percorso di laurea specifico o più consigliato per il raggiungimento dell’obiettivodi diventare consulente del lavoro, ma l’area didattica e accademica di riferimento è senza dubbio quella legata all’ambito giuridico-economico.

Vi presentiamo quindi le lauree che possono considerarsi preparatorie all’abilitazione e consone allo svolgimento della professione di consulente del lavoro:

  • Laurea in Economia e Commercio (e le sue varianti)
  • Laurea in Giurisprudenza

Le lauree in Economia e Commercio sono ottime perché consentono di approfondire gli quanto collegato al lato economico e finanziario della professione.

Entrambe sono quindi scelte valide per il conseguimento di un titolo di studio adatto allo svolgimento della professione di consulente del lavoro.

La laurea in Giurisprudenza è un ottimo punto di inizio  per sviluppare le competenze necessarie a svolgere la professione di consulente del lavoro, poiché da competenze specifiche in ambito legislativo e una conoscenza ampia del diritto.

Si possono ritenere ottimali entrambe le scelte.

Il secondo step post laurea riguarda il praticantato o tirocinio, che ha una durata non superiore ai 18 mesi e che deve avvenire presso lo studio di un consulente del lavoro accreditato, sotto la supervisione di un consulente esperto. 

Il praticantato permette poi di accedere all’esame di stato per diventare consulente del lavoro, esercitare regolarmente la professione ed iscriversi all’Ordine e all’Albo Professionale dei Consulenti del Lavoro.

L’esame di stato si svolge nelle commissioni territoriali e prevede 1 prova orale e  2 prove scritte. Al superamento dell’esame, il professionista avrà la possibilità di iscriversi all’ordine e all’albo professionale, un momento importante che consente di essere contattato da aziende per consulenze tecniche di parte.

Questo è tutto quello che devi sapere sulla professione del consulente del lavoro e sulla formazione necessaria per diventarlo secondo Terrazzini & partners, studio di consulenza del lavoro a Milano.

Mutuo under 36 per l’acquisto di prima casa: tutto quello che c’è da sapere

Mutuo under 36 per l’acquisto di prima casa: tutto quello che c’è da sapere

Comprare casa avvalendosi di un mutuo, per i giovani al di sotto dei 36 anni, è un passo decisivo, seppur spesso caratterizzato da tanta incertezza. Per questo il Governo Draghi, con il Decreto Sostegni bis, ha deciso di dare una mano agli under 36 che, ad oggi, hanno un accesso agevolato al cosiddetto "Fondo di Garanzia Consap" (che lo Stato concede alla banche). In particolare, i giovani compresi in detta fascia d’età e con un Isee che non superi i 40.000 Euro, avranno una copertura dell’80% della somma relativa al finanziamento.
Un vantaggio davvero essenziale per tutti coloro che desiderano addentrarsi definitivamente nel mondo degli adulti.
Vediamo adesso nel dettaglio come funziona e come richiedere il mutuo under 36 per l’acquisto di prima casa.

Mutuo under 36 per l’acquisto di prima casa: di cosa si tratta e chi può richiederlo

L’agevolazione in esame era già stata prevista, e solo di recente è stata prorogata fino al 31 dicembre 2022. Essa, come già accennato, stabilisce che i giovani al di sotto dei 36 anni abbiano un vantaggio nella concessione del mutuo per l’acquisto della loro prima casa, la quale andrà adibita ad abitazione principale.
Tale manovra prevede determinati requisiti, oltre a quelli relativi all’età del richiedente:

  • Che l'Isee non sia superiore a 40.000 Euro (da calcolare sui redditi effettivamente percepiti e sul patrimonio che, di fatto, il giovane possiede nell’arco del secondo anno antecedente alla presentazione della DSU, "Dichiarazione Sostitutiva Unica", all’Inps);
  • che la persona under 36, nel termine di diciotto mesi dalla compravendita, fissi la residenza nel Comune in cui è situata la casa acquistata;
  • che il richiedente faccia determinate dichiarazioni, come ad esempio il non possedere quote in "regime di comunione legale" oppure che non abbia diritti di proprietà;
  • che l’abitazione che il giovane intende acquistare rispetti determinate caratteristiche. In particolare deve trattarsi di un’abitazione di tipo civile, rurale, popolare, economica, abitazione in villini o tipica dei luoghi;
  • che il mutuo per l’acquisto di prima casa non superi i 250.000 Euro.

Come richiedere il mutuo under 36 e cosa accade nelle ipotesi di insolvenza

Per richiedere il mutuo under 36 per l’acquisto di prima casa è necessario presentare una domanda recandosi in banca oppure avvalendosi di un intermediario finanziario, previa verifica che l’istituto di credito abbia o meno aderito all’iniziativa in questione. L’elenco delle banche aderenti si trova facilmente sul sito Consap.
La domanda dev’essere fatta scaricando e compilando l’apposito modulo (sempre dal sito Consap) oppure prelevandolo da una delle banche che partecipano all’iniziativa. In esso andranno indicati i dati personali, la tipologia di mutuo e relativa finalità, allegati e così via.
Ma cosa accade se, una volta ottenuto il mutuo, il giovane risulta insolvente e quindi non riesce a pagare la propria rata? In questi casi lo Stato prende l’impegno, nei confronti della banca aderente, di rifondere una somma pari all’80% dell’importo del mutuo. Un’agevolazione decisamente notevole, che permette agli under 36 non solo di ottenere più facilmente un finanziamento per l’acquisto di prima casa, ma anche di non chiedere una fideiussione ai genitori.

Donare denaro ai figli per l’acquisto di prima casa: informazioni utili

Non è raro che un genitore si senta propenso a voler fare una donazione ai figli (https://www.finanzanews24.com/conviene-donare-soldi-ai-figli-per-lacquisto-di-una-casa/), magari proprio in relazione dell’acquisto della loro prima casa. In questi casi è bene sapere che le donazioni dal valore "non modesto" richiedono necessariamente un notaio e due testimoni.
Tuttavia, nelle ipotesi in cui la donazione abbia uno scopo determinato (quale, appunto, l’acquisto di un immobile), il notaio (e di conseguenza la stipula di un atto pubblico alla presenza di due testimoni) non serve. Trattasi della cosiddetta donazione indiretta: basterà semplicemente che il genitore trasferisca il denaro sul conto corrente del figlio, specificando la finalità di detta donazione.

Cosa controlla l'ispettorato del lavoro?

Cosa controlla l’ispettorato del lavoro?

Per quanto riguarda le ispezioni del lavoro, esse sono una prerogativa di ogni buona azienda: che vengano ricevute spontaneamente, sotto forma di controllo randomico, oppure come richiesta da parte di un dipendente o di un sindacato, è importante conoscerle. Sia che tu sia un lavoratore, infatti, e dunque debba riportare testimonianza delle tue condizioni lavorative, sia che tu sia il datore di lavoro, è bene sapere a cosa si va incontro alla prima ispezione sul luogo del lavoro. In questo articolo vedremo insieme in che modo l'ispettorato può espletare le sue funzioni di controllo e come fare per tutelarsi in primis come datori di lavoro.

Quali sono le funzioni ispettive dell'ispettorato del lavoro?

Le funzioni dell'ispettorato del lavoro, sono fondamentalmente esplicate nella possibilità di entrare sul luogo del lavoro a discrezione del diretto dipendente dell'INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro). Difatti, la decisione di ispezionare un luogo aziendale non deve essere subordinata ad alcuna autorizzazione esterna; anzi, molto spesso, sono consigliate le azioni di ispezione randomiche, a tappeto su territori relativamente circoscritti: la funzione è quella di garantire che le funzioni lavorative dei dipendenti rispettino le norme basilari sui loro diritti civili e sociali, che non avvengano illeciti, che non ci siano rischi di infortuni. Per quanto riguarda l'aspetto dell'igiene, invece, le funzioni sono competenza dell'ASL. Un'altra fondamentale funzione dell'ispettorato è quella, una volta fatto l'accesso in loco, di riportare a verbale le testimonianze dei dipendenti e dei soggetti incontrati. Le dichiarazioni possono essere spontanee o richieste, ma devono sempre rispettare il diritto di parola e di silenzio dei singoli. Importante è anche la possibilità da parte dell'ispettore di esigere tutta la documentazione del luogo di lavoro, come il libro mastro del lavoro, che il datore dovrà tenere sempre a portata di ispezione nella sede legale; inoltre, saranno effettuati controlli anche sui documenti dei dipendenti, sui loro contratti ecc. Le informazioni reperite potranno essere vagliate dall'acquisizione di ulteriori accertamenti agli istituti previdenziali come INPS e INAIL. Il verbale dell'ispezione verrà consegnato manualmente al datore del lavoro.

Cosa succede dopo un'ispezione di lavoro?

Qualora vengano a galla degli illeciti durante l'ispezione, l'esito verrà notificato al trasgressore, che dovrà occuparsi di saldare le eventuali sanzioni amministrative. Il tutto deve essere consegnato direttamente al datore di lavoro (o altro responsabile) sotto forma di una notifica come verbale unico, in cui l'ispettore è obbligato a notificare tutte le inadempienze e gli obblighi che gli competono. Deve essere chiara la modalità di estinzione degli illeciti e anche il modo in cui poter eventualmente opporsi all'atto. È chiaro che tutte le dichiarazioni che siano state acquisite dall'ispettore durante i colloqui con il personale devono rimanere private, e i dialoghi vanno svolti in una modalità altrettanto discreta che sia fuori dall'eventuale pressione del datore sui lavoratori.

Cosa fare in caso di una ispezione con illeciti?

Molto spesso è difficile riuscire a comprendere le corrette modalità di azione se si riceve una diffida durante un'ispezione. Così come deve essere tutelato il diritto del lavoratore singolo, alla stessa maniera il datore deve essere in grado di rispondere correttamente a tutte le esigenze dell'ispettore. Se esse non sono chiare, se il datore non è esperto in materia e si trova da solo a fronteggiare delle richieste che non può estinguere, allora potrebbero sorgere controversie e problemi legali. Per evitare tutto ciò è necessario avvicinarsi ad un professionista, qualcuno che affianchi il datore nell'amministrazione e burocrazia delle pratiche. Per questo motivo, è bene rivolgersi ad un avvocato esperto in diritto del lavoro a Milano, che potrai trovare su questo sito ufficiale: https://www.vetl.it/avvocato-diritto-del-lavoro-milano/. Non aspettare l'ultimo minuto: fatti aiutare da un esperto.

Calciatori in vacanza in attesa del campionato e di Qatar le mete più gettonate

Calciatori in vacanza in attesa del campionato e di Qatar: le mete più gettonate

Si è da poco conclusa una stagione che il pensiero volge già alla prossima. Basti pensare che venerdì 24 giugno 2022 alle ore 12 avrà luogo il sorteggio del calendario della Serie A 2022-23, che dovrà fare i conti anche con i Mondiali in Qatar.

Proprio per questo motivo, infatti, la stagione italiana avrà inizio ad gosto con i trentaduesimi di finale di Coppa Italia e proseguirà fino a metà novembre con ben 15 giornate di Serie A. Il campionato, in effetti, è bene ricordare, inizierà il prossimo 13 agosto, con l'ultima giornata che verrà disputata il 4 giugno 2023.

Il motivo di questo calendario diverso dal solito è da rinvenire proprio nei mondiali di Qatar 2022.

Al fine di consentire ai calciatori di disputare tale competizione, infatti, la Serie A resterà ferma dal 13 novembre al 4 gennaio.

In attesa che inizi il campionato e in vista del mondiale di Qatar, i calciatori, intanto, trascorrono dei giorni all'insegna del relax, in compagnia di moglie, fidanzate e amici in delle location davvero da sogno. Ma quali sono le mete più gettonate dei calciatori per l'estate 2022? Scopriamolo assieme!

Dove vanno i calciatori in vacanza nel 2022

L'estate è arrivata e con essa anche il desiderio di andare in vacanza e trascorrere dei momenti all'insegna del relax. Lo sanno bene i calciatori che come ogni anno si rendono protagonisti di viaggi da sogno, puntualmente documentati tramite social.

In attesa dei ritiri estivi sono diverse le stelle del calcio che hanno deciso di andare in vacanza con la propria famiglia. Ne è un chiaro esempio  Lionel Messi che è in vacanza nelle isole Baleari assieme alla moglie  e due ex compagni di squadra, ovvero Fabregas e Suarez.

A proposito di stelle del calcio, poi, non può non destare curiosità la meta scelta da Cristiano Ronaldo.  Ebbene l'attaccante portoghese è stato avvistato su un super yacht a Maiorca assieme a Georgina e  figli.

Ibiza meta preferita dei calciatori di Serie A e non solo

Come già detto manca poco ai ritiri pre campionato, con i calciatori che si godono gli ultimi spiragli delle vacanze. Meta preferita Ibiza, che quest'anno ha visto come vacanzieri Romagnoli, ma anche Dries Mertens, Vlahovic e Spinazzola. Relex in Spagna anche per El Shaarawy, che dal suo canto ha optato per Formentera.

Proprio soffermandosi sui calciatori della Roma, freschi vincitori della Conference League e pronti a tornare a Trigoria il prossimo 4 luglio,  non possiamo non citare Lorenzo Pellegrini. Il capitano giallorosso ha deciso di trascorrere dei giorni all'insegna del relax alle Maldive con la moglie e i figli.

Le vacanze dei calciatori della Roma e dello Special One

Vacanze in Costa Rica per Smalling, mentre Gianluca Mancini sta trascorrendo dei giorni all'insegna del relax a Forte dei Marmi. Vacanza oltreoceano, invece, per Abraham che ha deciso di scegliere come meta dell'estate 2022 Los Angeles.

Meta italiana per Sergio Oliveira che in attesa di scoprire il suo futuro calcistico si è diviso tra Sardegna e Capri.  Intanto Veretout è tornato a casa a Nantes, mentre  Zaniolo dopo la vacanza in Sardegna si trova a La Spezia.

 E lo Special One? Ebbene, Mourinho dopo aver trascorso una vacanza indimenticabile in Africa, con la famiglia e gli amici, è volato a Londra. Proprio qui, oltre a trascorrere gli ultimi giorni di vacanza, sta già lavorando per migliorare la rosa della Roma in vista della prossima stagione.

 Stampare foto formato polaroid: il servizio online per ogni evenienza

Stampare foto formato polaroid: il servizio online per ogni evenienza

Il ritorno al vintage è un trend fortissimo; l’animo nostalgico, la voglia di tornare agli anni d’oro e il desiderio di rivivere la gioventù e gli anni più belli hanno sicuramente fortemente influenzato questo trend. Tra gli elementi che abbiamo visto primeggiare e tornare in voga c’è la Polaroid. La fotografia in formato istantaneo che immortala per sempre un momento dando immediatamente vita alla fotografia che si colora in pochi secondi è una tendenza che abbiamo visto tornare negli ultimi anni; è anche vero però che non siamo più abituati al “buona la prima” e che stampare molte Polaroid può essere costoso… la soluzione? Stampare foto vintage in formato Polaroid utilizzando servizi online che scelgono questo stile ma che ti permettono di selezionare le tue immagini preferite, anche dopo aver applicato una post produzione.

Il mito della Polaroid

Nel 2018 si sono festeggiati i 70 anni di Polaroid: la fotocamera istantanea nata nel 1948 ne ha fatta di strada e dopo essere stata messa da parte per qualche anno in favore di fotocamere digitali ecco che fa ritorno, sicuramente favorita anche dal mondo dei social che ha dirottato le immagini e i trend verso il vintage. Instagram stesso si ispira al mito della Polaroid: il primo logo voleva proprio ricordare la foto istantanea ed era stato ideato per postare immagini in modo immediato, quasi non filtrate o post prodotte. Chiaramente il social oggi è molto cambiato ma anche i primi formati di immagini che potevano essere condivise ricordavano proprio le dimensioni delle foto con cornice più famose di sempre.

Oggi, con il ritorno al vintage, torna anche il mito della Polaroid. Chi non ha una macchina fotografica istantanea o preferisce modificare e post produrre le fotografie deve sapere che c’è una soluzione: il servizio di stampa foto in formato Polaroid che regala subito uno stile vintage.

Come stampare foto in formato Polaroid

Stampare le foto in formato vintage è un trend che sembra andare alla grande; online si possono trovare servizi specifici che creano delle box in cui verranno inserite le immagini da te selezionate proprio in formato Polaroid. Stampate con la classica cornice su cui si può appuntare data, luogo o una frase dedicata possono diventare un’idea regalo preziosa. Perfette per anniversari, come biglietti di auguri, come ricordo per battesimo, comunione o altre cerimonie sono sicuramente un’ottima idea regalo. Devi sapere poi che acquistandole online la convenienza è stamparne numerose: le box hanno infatti un prezzo più accessibile unitario aumentando la quantità di stampe effettuate.

Stai cercando come stampare foto vintage online? Ilfotoalbum.com, sito web specializzato nella stampa di fotografie in vari formati tra cui anche fotoalbum e stampe su tela, si distingue per offrire anche il servizio di stampa in stile retrò. Le immagini, che vengono riprodotte su cornicette effetto Polaroid, sono perfette per i più nostalgici. Con la classica cornice, possono essere personalizzate con scritte a mano o digitali. Ideali per creare un album fotografico originale, una decorazione muraria oppure in accompagnamento a delle bomboniere da cerimonia assolutamente personalizzate.

Sul sito internet puoi scegliere box a partire da 20 foto in su, con prezzi unitari che scendono all’aumentare delle immagini. Ti basterà caricare le immagini direttamente sul sito web, oppure utilizzare un software specifico per poter organizzare il tuo ordine in modo semplice gestendo tutto dal tuo PC.

Perché le Polaroid hanno così successo?

La fotografia istantanea sta avendo un forte ritorno e i motivi sono diversi:

-        Influenza dei social. Sicuramente influencer e blogger che mostrano questo tipo di scatti hanno lanciato un trend. Basti pensare anche a quante pagine social sono state create proprio per mostrare le istantanee.

-        Impatto emotivo. Chi ha vissuto gli anni d’oro della fotografia e ricorda le prime macchine fotografiche istantanee riesce ad avere un legame emotivo importante.

-        Estetica. Esteticamente sono molto belle e possono anche essere personalizzate con una dedica.